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Salerno: ‘offesa’ la memoria del Sindaco Menna (di Enzo Todaro)

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Chi l’avrebbe mai immaginato che il responsabile o la commissione toponomastica del Comune di Salerno offendesse la memoria del Sindaco per antonomasia, Alfonso Menna, dedicandogli un “larghetto” a Marchiafava di Salerno?

La realtà commina a chi ha avuto questa “felice idea”, quanto meno, l’insensibilità a riconoscere gli uomini, come Alfonso Menna che per vent’anni è stato il protagonista assoluto della trasformazione, nel bene e nel male, e della storia di Salerno.

Alfonso Menna aveva, come gli è stato riconosciuto da persone ben più note di me, il compiuto possesso di se stesso e l’alto senso delle istituzioni

Il suo carattere forte e deciso non era inquinato dalla presunzione del potere. Parlava con tutti senza studiati atteggiamenti di essere il ‘primus inter pares’

Alfonso Menna aveva le ‘mani puliti’, ma non le teneva in tasca! Talvolta affettuose, altre volte le roteava dandole un senso!

Con gli umili era umili, con le persone dalla fronte spaziosa e l’atteggiamento arrogante usava quel sorriso beffardo che era una delle sue caratteristiche

Aveva in sè un grande potere contrattuale. Qualità che gli consentiva di usare il linguaggio della consuetudine con uomini di governo e persino con gli statisti che durante il suo ventennio si sono avvicendati nelle cariche più alte dello Stato

Quanto abbia prodotto Alfonso Menna per la sua città d’elezione è nella ferma volontà di farne una delle più note del Mezzogiorno.

La clessidra del tempo non cancellerà la sua memoria, non lo dissolve, non lo distrugge

di Enzo Todaro

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