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La Variante Delta indiana arriva a Bolzano: riaperta la terapia intensiva

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E’ durata davvero poco la chiusura della rianimazione per i pazienti Covid19 all’ospedale di Bolzano. Nelle scorse ore, purtroppo, un uomo di 48 anni è stato ricoverato a casa di una polmonite bilaterale provocata dalla variante indiana. Si tratta di un soggetto non sottoposto alla vaccinazione.

Nei giorni scorsi, sempre in Alto Adige a Luson, era stata data la notizia di un focolaio scoppiato tra i dipendenti di un grosso hotel e che aveva fatto registrare 33 positivi. Anche tra questi erano stati rilevati dei casi ci contagio con variante “delta” detta anche “indiana”.

La situazione epidemiologica viene tenuta costantemente sotto controllo da parte delle Azienda sanitaria che proprio in queste ore ha diffuso i dati sulle ultime 24 ore. In totale sono stati registrati 31 positivi: 867 tamponi molecolari hanno registrato 29 nuovi casi e questi vanno a sommarsi i 2 test antigenici positivi su 3.767. Il rapporto contagi tamponi è quindi di 0,67%.

Non ci sono decessi e rimangono ancora in 790 in isolamento domiciliare. La campagna vaccinale prosegue a pieno ritmo con circa 133.000 persone (dato fornito nella serata di ieri) che hanno già completato l’intero ciclo di vaccinazioni.

 

Secondo le ultime informazioni fornite dall’Azienda sanitaria i tassi di copertura vaccinale più alti si registrano tra le coorti più anziane. Se a coloro che si sono fatti vaccinare si aggiungono quelli che sono risultati positivi negli ultimi 3 mesi e quelli che hanno già fissato un appuntamento per la vaccinazione, la percentuale di persone che in questo momento risultano protette da una possibile infezione Covid è pari all’82,6 tra gli ultraottantenni, all’81,1 tra gli ultra settantenni, al 75,6 tra gli ultra sessantenni, al 66,1 tra gli ultra cinquantenni ed infine al 58,7 percento tra gli ultra quarantenni.

 

Al contrario, nelle fasce d’età più giovani, vale a dire quelle degli under 40, che comprendono 237.026 persone, solo il 35 % è stato vaccinato con una prima dose, ha già prenotato l’appuntamento o è risultato positivo. Le coorti più giovani sono pertanto invitate ad approfittare dell’offerta vaccinale.

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