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Variante Delta, Rezza: “Una dose di vaccino non protegge”

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“La variabile principale” da tenere in considerazione “è la variante Delta, indiana, che ha mostrato secondo le stime inglesi una trasmissibilità maggiore del 60% rispetto alla variante Uk che a sua volta era del 60% più trasmissibile rispetto al virus originale Wuhan. Questo ha portato in Gb a un numero di casi Covid superiore a 10mila al giorno” . Così il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, durante la conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio regionale Covid-19 della Cabina di Regia. “E’ vero che gran parte della popolazione inglese è stata vaccinata in fretta con una dose singola e si è visto che questa parziale evasione immune che può dare questa variante fa sì che la dose unica possa non coprire – ha aggiunto – E’ il motivo per cui gli inglesi si sono affrettati adesso a completare il ciclo vaccinale delle persone vaccinate con singola dose. Schema che noi in Italia non abbiamo mai abbandonato, pur allungando gli intervalli fra prima e seconda dose”.

“Stavamo vedendo proprio oggi i primi dati della Piattaforma di sorveglianza dell’Istituto superiore di sanità e devo dire che la percentuale di casi Covid che si riscontra in persone vaccinate è bassissima. Le analisi sono in corso, ma si tratta veramente di numeri minimi. La stragrande maggioranza di chi si è infettato in Italia fino a questo momento è rappresentata da persone non vaccinate soprattutto, o vaccinate in maniera incompleta”, ha sottolineato Rezza.

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