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Vacanze d’agosto, gli italiani privilegiano il Belpaese (di Tony Ardito)

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Freedome – startup innovativa e marketplace di esperienze outdoor – ha condotto una indagine sulle scelte e le intenzioni di viaggio degli italiani per il 2021-2022, da cui si rileva che tanti stanno programmando la pausa di agosto fra viaggi all’interno dei confini nazionali e prenotazioni all’estero.

Il covid ha modificato diverse abitudini, e tra queste anche il modo di viaggiare.

Pur non rinunciando alle vacanze all’estero, i nostri cittadini privilegiano sempre più le ferie nel Belpaese, con uno sguardo anche alla sostenibilità e alla valorizzazione degli operatori locali. Benché il settore sia stato duramente colpito dalla crisi sanitaria, lockdown e restrizioni varie hanno fatto riscoprire l’importanza di poter esplorare e visitare posti nuovi.

Il 96% degli utenti ha dichiarato che viaggerà nel 2021-2022 e molti di essi hanno già pianificato più di una vacanza: quasi l’80% la farà durante questa estate, il 34% andrà in ferie nel periodo ottobre-dicembre 2021 e il 46% nel 2022.

Le priorità legate alla situazione sanitaria incidono notevolmente sulle necessità e le scelte di viaggio: il 25% dichiara di non sentirsi sicuro ad utilizzare i trasporti pubblici, il 53% preferisce evitare posti affollati e l’84% resterà in Italia; tra coloro che, invece, hanno scelto una vacanza all’estero ben il 23% ha optato per un viaggio fuori dai paesi Ue.

Scelte dal 66% delle persone, le località balneari restano le mete più gettonate; mentre il 44% degli utenti visiterà le città d’arte. Ben l’87% ha, inoltre, dichiarato che svolgerà attività outdoor durante i propri viaggi. Tra le esperienze più richieste dagli italiani troviamo le escursioni in barca (58%), il trekking (41%), il rafting e canyoning (32%), le passeggiate a cavallo, le escursioni in quad, il tour in canoa o kayak (29%), il volo in mongolfiera (23%), il volo in parapendio e deltaplano (20%) e le attività di windsurf e kitesurf (14%).

Il web resta il canale principale di prenotazione per l’81% degli utenti. Il 10% ha scelto le tradizionali agenzie di viaggio e il 21% utilizzerà il passaparola e i contatti diretti per l’organizzazione del proprio viaggio.

Non mancano i nomadi digitali: il 5% di coloro che hanno risposto al sondaggio si trasferirà, difatti, in una località in cui poter lavorare in modo ‘smart’ e lontano dalla frenesia della vita cittadina, un numero destinato indubbiamente a diventare più alto, anche tenendo conto della crescente diffusione delle modalità di lavoro agile.

Tony Ardito

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