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Piazza Portanova negata per comizio, Cammarota abbandona il consiglio comunale

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«Negare il diritto di svolgere ad un candidato sindaco un comizio in piazza Portanova è palesemente illegittimo perché viola il diritto civile e politico a concludere la campagna elettorale in condizione di par condicio con gli altri candidati alla carica di Sindaco e ai cittadini di partecipare».

Così l’avvocato Antonio Cammarota, presidente della Commissione Trasparenza e candidato sindaco de “La Nostra Libertà” che si è visto negare l’utilizzo di piazza della Concordia per un comizio elettorale da tenersi il 30 settembre. Con una nota inviata all’attenzione dell’amministrazione comunale e al Prefetto di Salerno, Antonio Cammarota, a capo di una coalizione composta da tre liste civiche ha chiesto:

“La revoca, ad horas, del provvedimento di diniego del 9 settembre scorso, del Comune di Salerno e l’intervento coatto da parte del Prefetto di Salerno in ragione dei poteri sostitutivi”.

La motivazione del diniego si riferisce alla delibera di giunta 153/19 con la quale si stabilisce che Piazza Sedile di Portanova, in uno con Piazza Amendola, Mazzini e Concordia, sia ad uso, per comizi elettorali, solo per presidenti, segretari nazionali di partiti politici che hanno una rappresentanza nel parlamento europeo o italiano o membri del governo.

«Tale disposizione – spiega l’avvocato Cammarota – che viene applicata anche alle elezioni amministrative, va disapplicata o modificata perché in contrasto con la normativa elettorale che pone tutti i candidati con gli stessi diritti e gli stessi obblighi nella specifica competizione elettorale delle elezioni del sindaco di Salerno».

Inoltre, prosegue: «Piazza Portanova è uno spazio centrale, ampio, fruibile e sicuro, rispetto agli altri spazi individuati che sono ridotti e a ridosso di strade pubbliche occupate da traffico veicolare». «In più la ratio della delibera è superata dall’emergenza pandemica che impone ampi spazi e all’aperto a tutti ai fini del libero e legittimo esercizio del diritto politico alla campagna elettorale, e quindi la possibilità di partecipazione popolare in sicurezza», prosegue Cammarota.

«Chi ha paura della piazza e della partecipazione popolare? Il sindaco provveda con urgenza ad un provvedimento in autotutela per garantire il diritto di svolgimento della campagna elettorale che sia libera e in sicurezza per tutti, i tempi Ler un ricorso al tar e per i conseguenti ali adempimenti di fatto vanificano la tutela», conclude Cammarota.

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