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Piazza della Libertà, la lettera: “Dibattito allucinante, va protetta dagli incivili”

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Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, la lettera che ci ha inviato un nostro lettore – Carlo Correra – di Salerno in merito alle polemiche che si sono scatenate dopo l’inaugurazione di Piazza della Libertà.

“Egregio Direttore,

scrivo anche a nome di tanti altri concittadini salernitani, tutti indignati per il dibattito allucinante che si sta sviluppando sulla neonata Piazza della Libertà di Salerno.

Gente che per decenni non ha avuto nulla da obiettare per la condizione di vistoso degrado materiale e morale di quel centrale punto di vita cittadina, in evidenza sulla costa ed al confine tra la città e l’ inizio di una delle più belle costiere della nostra penisola, quella stessa gente oggi va a visitare con la “ puzza sotto al naso” la nuova piazza dove finalmente ci si può perdere per la sua splendida spaziosità fisica e paesaggistica. Finalmente uno spazio libero e liberato dai palazzoni e dal traffico che invece asfissia gran parte della rimanente città. Uno spazio che già ci invidiano e sempre più ci invidieranno i visitatori, provenienti anche da fuori Campania, dei prossimi mesi attrattati dalle “Luci d’artista”.

E piazza della Libertà, sul piano culturale ed artistico, vale a mio giudizio, molto, ma molto di più delle pur apprezzabili “Luci”.

Uno spazio che perciò va difeso dal vandalismo degli incivili sporcaccioni che imbrattano con i loro rifiuti il resto della città e pure dagli pseudo sportivi che da qualche anno imperversano con le due ruote, bici o monopattini che siano, persino sui marciapiedi ponendo a repentaglio, con strafottenza e con la inspiegabile tolleranza delle forze di polizia, l’incolumità dei pedoni di qualsiasi età, anziani e bambini in primo luogo.

Da tutto questo ed altro il Sindaco di Salerno, chiunque esso sia, tenga protetta piazza della Libertà e ciò per il rispetto dovuto a quella parte della cittadinanza che aspira a vivere in una Salerno moderna e civile, rispettosa dei diritti e dei valori umani di tutti, contestatori inclusi”.

Carlo Correra da Salerno

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