Site icon Salernonotizie.it

Fondo impresa donna a tasso zero. I tempi per la domanda

Stampa
Non è solamente una questione di parità ma è riconoscere che le donne hanno buone capacità e competenza anche nel mondo del lavoro, e accentuatamente nell’imprenditorialità. Il Ministro del Ministero dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, nell’annunciare il decreto direttoriale ha fieramente dichiarato:

“Sono molto soddisfatto perché attiviamo uno strumento molto atteso sul quale abbiamo puntato fortemente per incentivare e valorizzare le capacità creative e innovative delle donne nel mondo delle imprese. Non si tratta soltanto di una misura finanziaria ma di una vera riforma per promuovere e diffondere la cultura dell’imprenditorialità femminile”.

 Il 30 marzo, infatti, è stato emanato il decreto direttoriale del MISE che contiene modalità e termini per la presentazione delle domande e le condizioni per l’erogazione delle agevolazioni. Si resta in attesa del comunicato che sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Il decreto direttoriale rinvia, per quanto non espressamente disciplinato nel provvedimento, a quanto disposto dal decreto 30 settembre 2021 e dal decreto 24 novembre 2021.

 Le risorse del PNRR per il Fondo impresa femminile sono di 160 milioni di euro, oltre 33.800.000 di euro già disponibili sul fondo impresa femminile.

Sul sito di Invitalia si legge, poi, che con prossimi provvedimenti ministeriali verranno rifinanziati gli altri incentivi già avviati, come Imprese ON a tasso zero, a supporto della creazione di piccole e medie imprese e auto imprenditoria, e Smart&Start, a supporto di startup e PMI innovative.

 I tempi per la domanda al soggetto gestore Invitalia

Sono state stabilite due distinte date per la presentazione delle domande, a seconda che si tratti di nuove imprese, oppure di imprese già costituite da almeno 12 mesi. In entrambi i casi è prevista una fase preliminare di compilazione della documentazione:

 

 

La prevalenza di donne nelle imprese femminili.

Le agevolazioni sono destinate alle imprese con prevalente presenza di donne e alle lavoratrici autonome.

Sono considerate imprese femminili, già operative o di nuova costituzione.

 L’avvio di nuove attività imprenditoriali sarà supportato con azioni dirette ad affiancare le donne nel percorso di formazione ma anche attraverso servizi di assistenza tecnico-gestionale della misura.

 I settori di attività

Le agevolazioni saranno concesse a fronte di programmi di investimento, da realizzare entro due anni, nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, commercio e turismo, nonché nella fornitura dei servizi.

I benefici e l’accesso agli incentivi sono possibili anche per la diffusione della cultura e la formazione, con iniziative per la promozione del valore dell’imprenditoria femminile nelle scuole e nelle università, per la diffusione di cultura imprenditoriale tra donne, di orientamento e formazione verso percorsi di studio nelle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche, di sensibilizzazione verso professioni tipiche dell’economia digitale e attraverso azioni di comunicazione per diffondere la cultura femminile d’impresa e promuovere i programmi finanziati dal Fondo stesso.

Finanziamento e contributo a fondo perduto

Le iniziative progettuali devono prevedere spese ammissibili non superiori a 250.000 euro (al netto d’IVA) per i programmi di investimento che prevedono la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile, ovvero non superiori a 400.000 euro, (sempre al netto d’IVA), per i programmi d’investimento volti allo sviluppo e al consolidamento di imprese femminili costituite da almeno 12 mesi.

Il bonus è assegnato in forma di contributo a fondo perduto o di finanziamento agevolato, anche combinati tra loro, ed è cumulabile con altri aiuti di Stato, anche de minimis, nei limiti previsti dalla disciplina europea.

Il finanziamento ha una durata massima di 8 anni, a tasso zero, e non richiede garanzie. La forma e la misura delle agevolazioni sono articolate in funzione delle linee di azione e dell’ammontare delle spese ammissibili previste nei programmi di investimento.

In particolare:

  1. Per gli incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la sola forma del contributo a fondo perdutoper un importo massimo pari a:
  1. Per gli incentivi per losviluppo e il consolidamento delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la forma sia del contributo a fondo perduto sia del finanziamento agevolato e sono articolate come di seguito indicato:

 

Il 40% di una parte del nuovo Fondo per l’impresa femminile – oltre ad altre riserve – è per il finanziamento di progetti da realizzare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Per leggere i dettagli e approfondire i termini e modalità di presentazione delle domande di agevolazione e dei progetti imprenditoriali (art. 4), per l’Istruttoria e valutazione delle domande (art.5), per l’erogazione delle agevolazioni (art. 6), per gli adempimenti a carico dell’impresa beneficiaria (art. 7) si rinvia al decreto direttoriale del 30 marzo 2022.

Per altre notizie il sito Invitalia.

Luca De Franciscis dottore commercialista

Exit mobile version