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Tavolo tecnico Fonderie Pisano, terzo appuntamento: le dichiarazioni di Catello Lambiase (M5S)

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Oggi si è tenuto il terzo incontro del tavolo tecnico della Commissione Ambiente del Comune di Salerno sull’inquinamento della Valle dell’Irno ad opera delle Fonderie Pisano. All’ordine del giorno c’era l’analisi dei dati del Registro Tumori relativi ai comuni di Salerno, Pellezzano e Baronissi. I responsabili dell’ASL Salerno hanno relazionato circa i dati di incidenza di alcuni tumori nelle città menzionate rispetto al dato provinciale. E’ emerso  – scrive Catello Lambiase (M5S) in una notaun aumento significativo di tumori quali neoplasia del tenue, melanoma del rinofaringe ed in minor misura cancro al polmone. Inoltre abbiamo potuto appurare come il registro tumori abbia dei limiti riguardanti la localizzazione dei pazienti in questione, dei quali è nota la città di provenienza ma non la residenza abitativa. Ho proposto insieme agli altri membri consiliari del Comune di Salerno di incrociare i dati anagrafici dell’ente affinché si possano localizzare tali patologie nelle vicinanze dell’opificio.

E’ emerso che tale studio può essere condotto sotto l’egida dell’Università degli Studi di Salerno che, se concorde, potrà coordinarlo in modo da far emergere gli aumenti significativi di patologie tumorali negli abitanti che si trovano attorno alle Fonderie. Peraltro, questo modello potrebbe essere sviluppato anche per altre zone della città per monitorare eventuali aumenti dell’incidenza dei tumori e mettere in atto – di conseguenza – screening mirati. Prima come cittadino attivo, oggi come rappresentante dei cittadini non posso che perseguire ogni atto utile a far emergere l’inquinamento della Valle con i suoi problemi sanitari che sono sotto gli occhi di tutti. Ritengo che le istituzioni debbano far sentire agli enti preposti quali ASL e Arpac la loro determinazione a percorrere qualunque strada che possa far emergere i dati reali dell’incidenza tumorale: le Fonderie Pisano non possono insistere in una zona della città densamente abitata perché incidono negativamente sulla qualità di vita dei cittadini salernitani ed in particolare della Valle dell’Irno. I cittadini chiedono e meritano risposte non più derogabili” – conclude Lambiase

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