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Nicola vara una Salernitana “camaleontica” per il derby: probabile difesa a 4 in corsa

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Trasformare il 3-5-2 in 4-3-2-1 senza cambiare gli interpreti, ma chiedendo ai calciatori di eseguire movimenti diversi e di occupare nuove porzioni di campo? Si può fare. «Pensate almeno a salvare la vostra dignità, altrimenti vi cacciamo a calci dalla nostra città. Fuori le palle». Hanno scritto gli ultras in uno striscione che è stato esposto all’interno del Mary Rosy prima della seduta di ieri e nella quale mister Nicola ha provato questa variante tattica. Prima di qualsiasi variazione di modulo, però, dovrà cambiare l’atteggiamento della squadra che, dopo aver regalato un tempo a Milan e Torino, a Bergamo non è praticamente scesa in campo, non reagendo di fronte alla pur evidente superiorità dell’Atalanta.
Il trainer granata, orfano anche di Radovanovic oltre che di Fazio e Bronn, è orientato a schierare davanti ad Ochoa i difensori Daniliuc, Lovato (che dovrebbe essere preferito a Pirola) e Gyomber, gli esterni Candreva (toccherà a lui la fascia di capitano) e Bradaric, i centrocampisti Coulibaly, Nicolussi Caviglia e Vilhena (che può anche avanzare di qualche metro il suo raggio d’azione), gli attaccanti Piatek e Dia.
Sia per fronteggiare al meglio il temuto tridente offensivo del Napoli, sia per non consegnarsi del tutto al team partenopeo (mossa che potrebbe costare carissima), il tecnico piemontese valuta in alcuni momenti della partita di variare spartito tattico, con Daniliuc che potrebbe fare il terzino bloccato (con Bradaric dall’altro lato), il centrocampo immutato, e Candreva con Dia alle spalle di Piatek, in un modulo ad albero di Natale.
Partiranno dalla panchina Bohinen e Bonazzoli, debilitati dall’influenza.
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