Punture di spillo (di Enzo Todaro)

Recentemente abbiamo evidenziato con chiarezza che lo scalo marittimo di Salerno è un porto delle nebbie, una gruviera che agevola i trafficanti internazionali soprattutto di cocaina proveniente dalle coltivazioni del centro e sud America. Perché proprio il porto di Salerno? La risposta è nella toponomastica dello scalo!
La Guardia di Finanza e gli agenti della Dogana possono ascrivere a proprio merito di aver dato quasi sempre scacco matto ai trafficanti bloccando notevoli quantitativi di cocaina.
L’ultima scoperta è di qualche giorno fa quando oltre 200 chili di cocaina occultata tra contenitori di banane sono stati scoperti dalle Fiamme Gialle e dai doganieri.

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Vale più scrivere che alcune buche (!) di Corso Vittorio Emanuele sono state coperte da una miscela di pietrisco con bitume che riferire la chiusura senza soluzione di continuità di attività commerciali in centro come in periferia.

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I giardinetti di Corso Garibaldi e di altre importanti arterie cittadine si sono trasformati per inciviltà di alcuni pedoni in tante mini sversatoi a cielo aperto. La speranza è che vengano puliti! Campa cavallo, con quel che segue

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Il lungomare è terra di conquista degli spacciatori extracomunitari. Periodicamente, il blitz delle forze dell’ordine e della polizia locale si risolvono con ottimi risultati, ma nel gioco tra guardie e ladri spesso vincono i ladri

di Enzo Todoro