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Sepolcri, amara sorpresa per i salernitani: chiuso portone Cattedrale di San Matteo

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La visita ai Sepolcri del Giovedì Santo è una tradizione cara ai Salernitani. Tre, cinque, sette, i numeri dei sepolcri da omaggiare, sempre in numero dispari. Purtroppo, nel Centro storico le chiese aperte sono solo cinque, con per di più, per il primo anno, il Duomo, la cattedrale di San Matteo, senza luce, paurosamente sbarrato.

Sullo scalone – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online una fila di persone che andava ad accertarsi che la grande porta fosse proprio chiusa, qualcuno proprio spingendola e facendo volare anche interrogativi e frasi poco felici.

Pur con il foglietto al latere che spiegava le nuove regole dell’Unità Pastorale del centro storico, presieduta da Don Felice Moliterno, a tutti è sembrato incredibile che il Duomo, in una giornata così difficile e in un momento particolare per tutti – la Pasqua resta una festa di morte, per intuire la pietra del sepolcro aperta e la Resurrezione, è necessario compiere un percorso irto di ostacoli, che ha da stravolgere ogni àncora terrena – non accogliesse il fedele.

L’unico altare della reposizione del centro storico visitabile è stato Sant’Agostino, dal momento che erano chiuse anche le chiese del Crocifisso nei Mercanti e quella di Santa Lucia su via Roma. Aperta invece la chiesa dell’Annunziata.

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