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Salerno: «Figlio bocciato, colpa dei bulli». Ma il Tar sconfessa i genitori

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Per i genitori le insufficienze in italiano, inglese, storia, geografia, matematica e fisica che ne avevano determinato la bocciatura erano riconducibili all’atteggiamento vessatorio subito dal figlio ad opera dei bulli. Contro la decisione della scuola di far ripetere il primo anno del liceo scientifico statale al ragazzo i genitori si sono rivolti al Tar di Salerno per chiedere l’annullamento di tutti gli atti della scuola che avevano portato alla bocciatura del figlio. Per loro la  scuola «non avrebbe tenuto conto degli episodi di bullismo, e delle relative conseguenze psicologiche, avvenuti nel corso dell’anno scolastico nei confronti dell’alunno»

Ma il Tar ha sconfessato i genitori condannando i ricorrenti al pagamento di duemila euro per le spese di giudizio. A darne notizia Il Mattino oggi in edicola in un articolo a firma di Nico Casale.  Il collegio giudicante  definendo la tesi «generica», rileva che non vi è «stata alcuna denuncia di episodi di bullismo, che avrebbero necessariamente attivato i relativi accertamenti».

Per di più, «non risulta che vi sia stata la segnalazione di episodi di bullismo a singoli insegnanti». Tant’è che nel ricorso non vi è «alcun riferimento a singoli episodi», né viene indicato «alcun nominativo cui si dovrebbero riferire gli episodi stessi ed eventuali responsabilità, né indica eventuali denunce poste all’esame della autorità giudiziaria o della autorità scolastica».

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