Dal 18 al 26 giugno ritorna Salerno Letteratura, il più grande festival letterario del Sud: nove giorni a cui parteciperanno scrittori, musicisti, attori e artisti italiani e stranieri. L’ideatrice e direttore organizzativo della manifestazione Ines Mainieri, i codirettori artistici Gennaro Carillo, Matteo Cavezzali e Paolo Di Paolo, la responsabile del programma ragazzi Daria Limatola e lo staff storico di Salerno Letteratura hanno progettato un’edizione molto particolare del festival, giunto alla sua nona edizione, con un programma di oltre 100 eventi.
La nuova edizione parte da uno straordinario parterre di scrittori e artisti, a cominciare da Olga Tokarczuk, scrittrice Premio Nobel per la Letteratura, a Jhumpa Lahiri, Premio Pulitzer, da Alessandro Baricco a Erri De Luca, da una protagonista della canzone italiana come Nada a Moni Ovadia, da volti popolarissimi come Lino Guanciale e Sabina Guzzanti a un maestro della letteratura contemporanea come André Aciman (autore di Chiamami col tuo nome). E ancora: Jonathan Coe, Hanif Kureishi, Benjamin Labatut, rivelazione della letteratura internazionale, Guillermo Arriaga; popolari autori italiani come Dacia Maraini, Nicola Lagioia, Lidia Ravera, Daria Bignardi; grandi scienziati come Guido Tonelli e Antonella Viola; l’omaggio a Lucio Dalla di Gino Castaldo e Ernesto Assante, giornalisti-scrittori di primo piano come Ezio Mauro, Francesca Mannocchi, Giovanna Pancheri, Filippo Ceccarelli e Gabriele Romagnoli; importanti studiosi come Eva Cantarella, Ivano Dionigi, Nadia Fusini, Vera Gheno, un compositore e musicologo come Giovanni Bietti ed esponenti della politica volta a una riflessione etica come Luigi Manconi e Luciano Violante.
Il titolo dell’edizione, Le Occasioni, un omaggio al poeta Eugenio Montale a quarant’anni dalla sua morte, sta a indicare la vera natura di un grande festival: non solo un contenitore di eventi, ma un propulsore, un continuo innesco di “occasioni” culturali su un territorio. Occasioni, intanto, di lavoro: tanto più durante una crisi sanitaria che ha costretto moltissimi artisti a fermarsi. Ma occasioni intese anche come opportunità di collaborazione fra figure diverse, di dialogo, di relazione.
Salerno Letteratura quest’anno si moltiplica: diventa laboratorio di creazioni, producendo performance e spettacoli che nascono a e per Salerno Letteratura, e che poi saranno portati in giro per l’Italia avendo come partner produttivo il festival.
E poi il programma si amplia: alle storiche sezioni di narrativa italiana e straniera, agli spettacoli dal vivo, al Premio Salerno Libro d’Europa, che coinvolge le voci giovani più interessanti della letteratura europea, si aggiunge quest’anno SalernoFilosofia una vera e propria costola “filosofica” del festival, derivata dalla volontà di incrementare le occasioni per riflettere sul nostro tempo e accentuare la sfida del pensiero che sempre deve essere un grande evento culturale.
Si confermano la Summer School, lo spazio di formazione per i giovanissimi, e il rapporto con il Premio Strega, che presenterà al pubblico gli autori della cinquina in uno dei primi appuntamenti pubblici in assoluto dopo la proclamazione. Quest’anno, poi, il rapporto con il pubblico sarà cementato da flash mob e performance estemporanee, con l’intento di attingere a un patrimonio creativo che ha visto Salerno essere, in stagioni più o meno lontane, un luogo di effervescenza artistica e con l’obiettivo di ampliare il più possibile la platea, raggiungendo anche i più distratti.
Ancora una volta Salerno Letteratura, guarda alla missione portata avanti fin dalla fondazione: quella di partire da Salerno, come grande laboratorio culturale a cielo aperto, per guardare alla Campania e all’Italia, ma anche a una platea straniera che può fruire di eventi in lingua inglese.
Per farlo al meglio Salerno Letteratura si è sempre aperto alla collaborazione con altri festival del Sud, seguendo una intuizione di Francesco Durante, che nell’edizione 2021 sarà sviluppata in nuce, dialogando e collaborando con il Tramefestival di Lamezia Terme e Marina di Libri di Palermo, attraverso uno scambio virtuoso di ospiti, la creazione di format trasversali, la condivisione della professionalità di tantissimi giovani.
Ma perche i salernitani sanno anche leggere. E quando c’è scritto divieto di sosta, oppure non laciare i rifiuti in giro. Forse quella è inciviltà e non ignoranza.
Ricordo questa manifestazione ben 3 anni fa….Salerno bellissima, faceva da grande attrattore…turistico ovviamente. Al di là delle polemiche…sembra passata un’era…ma io pronto a rimettermi in gioco. Ora si cambia!!!!
Ma il 19 c’è la sfilata per la Salernitana!!!
X 15:07
Tu da quale fogna provieni?
Purtroppo i Salernitani, tra cui ci sono molti incivili, da decenni sono guidati da furfanti che danno continuamente cattivi esempi comportamentali ed ormai sono assuefatti al degrado morale ed amministrativo.
E giunto il momento di cacciarli a calci nel sedere e non ripetere l’errore fatto con Papino, il Grande Bluff……