“Sul porto di Salerno e i disagi legati al traffico ho sentito tante parole, ma nessuno si è focalizzato sul problema principale: l’obiettivo di tutti deve essere il completamento di Porta Ovest. Solo con quell’opera si potrà realmente risolvere il problema che in queste settimane sta attanagliando. Invece delle proteste eclatanti e delle frasi ad effetto preferirei un confronto maturo e civile”.
Così Gigi Vicinanza, sindacalista della Cisal provinciale, interviene sul caos viabilità nella zona dello scalo portuale della città capoluogo. “La provocazione del Governatore Vincenzo De Luca è emblematica, ma credo che non si debba arrivare alla produzione di un’ordinanza del Comune di Salerno che blocchi il transito di tutti i camion in città”, ha spiegato Vicinanza.
“Partiamo da un concetto chiaro: tutte le soluzioni sono buone se condivise, ma restano temporanee visto il nostro territorio. L’obiettivo di tutti deve essere quello di lavorare in maniera sinergica per la realizzazione dei tunnel di Porta Ovest. Per tamponare, al momento, si potrebbe allungare il lavoro della Dogana e dunque evitare il caos. Infine, dai vertici dell’Autorità portuale mi aspetto una presenza più costante in città. L’accorpamento con Napoli, ovviamente, sta penalizzando Salerno, ma con il buonsenso si può superare ogni ostacolo”.
Infine, l’appello alle istituzioni: “Il porto resta la prima azienda della città e questo non si può discutere: lo dicono i numeri quotidiani. Le ordinanze cosiddette punitive non devono e non possono essere accettate in un mondo che si definisce democratico. Concordo con l’assessore comunale Mimmo De Maio quando conferma che vi sono state una serie di concause che hanno provocato tali criticità. Per questo è necessario un confronto sereno e continuo affinché Salerno non diventi ostaggio dei camion che portano lavoro al suo porto”.
Forse il completamento della bretella in galleria della Porta Ovest riuscirà a risolvere un aspetto della complessa problematica che attanaglia il flusso e il deflusso dei mezzi adibiti alla movimentazione dei carichi da e per il porto. Rimane in sospeso, e da verificare a lavori finiti, cosa avverrà all’uscita dalle gallerie a monte dove gli spazi per gli imbocchi alle autostrade verso nord e verso sud non sono, per così dire, ideali. Essi richiederanno svincoli e rampe di accesso necessariamente a curvature ridotte, percorribili a basse andature e quindi causa di rallentamenti e lunghi incolonnamenti.
Continuo a manifestare la mia perplessità nel non sentire evocato un altro fattore che incide sull’insorgere frequente del problema: l’eccessivo numero di mezzi su gomma a cui si deve fare ricorso per la movimentazione delle merci, laddove la presenza di una alternativa di mezzi su rotaia alleggerirebbe in maniera determinante le criticità da tempo evidenziate. E’ su questa tematica che occorre confrontarsi per addivenire a una concreta soluzione.