Prodotti tipici? Il dono più atteso

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natale_cenaIn quasi quattro famiglie su dieci (39%) “sotto l’albero trovano spazio i tradizionali cesti con i prodotti enogastronomici tipici, già confezionati o fai da te, da consumare nei pranzi e cenoni delle feste insieme a parenti e amici”. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ “Il Natale sulle tavole degli italiani”. “La tendenza di quest’anno per i cesti si orienta – sottolinea la Coldiretti – verso la personalizzazione con cesti fai da te riempiti con prodotti tradizionali, curiosi, innovativi o improntati alla solidarietà. Tra i quelli più presenti nei cesti ci sono sicuramente lo spumante, il torrone, il pandoro o il panettone spesso artigianali, ma sono tornati prepotentemente il cotechino, lo zampone, le lenticchie e in generale tutti i prodotti tipici locali, cosiddetti a chilometri zero, dai salumi ai formaggi, dall’extravergine al vino, dal miele alle conserve, meglio se preparati direttamente nelle aziende agricole”.

I prezzi. 




“I prezzi – precisa la Coldiretti – variano notevolmente ma normalmente oscillano dal cesto minimal a 20 euro sino a 200 euro per quello con specialità più ricercate. Tra le novità c’è l’inserimento di prodotti solidali provenienti dalle zone terremotate anche grazie alle numerose iniziative in atto lungo tutta la Penisola”. “L’agroalimentare – sottolinea sempre la Coldiretti – con regali enogastronomici, pranzi e cenoni è quest’anno la voce più pesante del budget che le famiglie destinano alle feste di fine anno, con una spesa complessiva per imbandire le tavole del Natale e del Capodanno di 4,4 miliardi di euro, il 2% in più dello scorso anno. Il ritorno in cucina spinge anche verso una scelta attenta degli ingredienti, con una tendenza elevata alla ricerca di materie prime fresche e genuine. Il risultato è un vero boom degli acquisti nelle fattorie o nei mercatini che saranno affollati a Natale da quasi sei italiani su dieci (58 per cento) secondo l’analisi Coldiretti/Ixè”. “Tra quanti li frequenteranno – precisa la Coldiretti –  solo il 18% non farà alcun acquisto mentre la maggioranza del 44 per cento spenderà in prodotti enogastronomici”.

Il tour de force delle famiglie.

“Nel tour de force enogastronomico di quasi due settimane gli italiani – stima la Coldiretti – faranno sparire quasi cento milioni di chili tra pandori e panettoni, cinquanta milioni di bottiglie di spumante, ventimila tonnellate di pasta, 6,5 milioni di chili tra cotechini e zamponi, 800 mila capponi, ma anche frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci. L’andamento dei consumi di Natale condiziona il futuro di molte imprese agroalimentari e addirittura l’esistenza di interi comparti, dal pandoro al panettone, dai cotechini alle lenticchie”.

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