“Per fronteggiare l’attacco mediatico a cui siamo stati sottoposti dobbiamo puntare sui prodotti. Il messaggio che è necessario lanciare è che i terreni contaminati sono molto meno di quelli che si pensava. Occorre una campagna di comunicazione massiccia e, anche da un punto di vista giuridico, è quanto mai urgente rivedere la normativa sui terreni ad uso agricolo e sulle acque di irrigazione” ha detto Alessandro Mastrocinque, coordinatore di Agrinsieme.
“I nostri prodotti sono iper controllati e sanissimi e, proprio per difendere questo principio, stiamo conducendo una battaglia a tutela dell’agricoltura campana con l’obiettivo di restituire al comparto, che purtroppo sta pagando il prezzo più alto, il primato di eccellenza che gli spetta di diritto“, ha affermato l’assessore Nugnes.
“Abbiamo cercato di completare gli interventi a tutela del settore agroalimentare con la previsione di una consistente azione di promozione e marketing a contrasto degli effetti dannosi provocati dalla questione terra dei fuochi: su uno stanziamento di 50 milioni complessivi abbiamo previsto che 15 vadano a finanziare un piano di comunicazione istituzionale per un rilancio del marchio ‘Campania’ nel complesso e 35 al sostegno della comunicazione delle PMI dell’agroalimentare, attraverso l’erogazione di appositi voucher. Puntiamo al sostegno al settore a 360 gradi: a breve stipuleremo un accordo con uno dei più importanti outlet europei che ci permetterà di utilizzare la propria rete commerciale per diffondere le eccellenze campane con grande visibilità su scala internazionale ” ha dichiarato l’assessore Martusciello.
“La Campania ha i prodotti più controllati d’Italia. Dobbiamo difendere la nostra produzione che costituisce un’eccellenza, che dà migliaia di posti di lavoro. Siamo disponibili al confronto sempre per discutere le proposte e condividere i percorsi più appropriati a tutela della nostra terra”, ha concluso il presidente Caldoro.
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