Atto Aziendale del “Ruggi” di Salerno: critico il Consigliere Regionale Coscioni

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Ospedale_RuggiIl cardiochirurgo Enrico Coscioni, Consigliere Regionale componente della commissione Sanità, ha partecipato alla presentazione ai Sindacati della bozza del nuovo Atto Programmatico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona”, elaborata dal Management dell’AOU. Coscioni esprime principalmente soddisfazione per lo sforzo teso a mantenere attivi i 4 Plessi Ospedalieri aggregati al Ruggi. Purtroppo, però, non mancano potenziali criticità.Innanzitutto, riguardo l’aspetto organizzativo: pur nella consapevolezza dei limiti imposti dalla spending review, le professionalità presenti in Ospedale sembrerebbero le uniche ad essere mortificate con la soppressione di oltre 300 Strutture (69 UOC e 242 tra UOSD e UOS).

Il rapporto di partenza è di 650 Medici Ospedalieri e 70 Medici Universitari e, ad oggi, la stragrande maggioranza dell’attività rimane in testa all’Ospedale. Inoltre è scaturita una controversia sul fatto che il programma assistenziale fornito dagli Universitari debba essere prespecificato, e dunque inserito nei normali percorsi assistenziali, ovvero, come parrebbe di capire, possa anche essere approvato a posteriori.Riguardo le potenziali criticità nei percorsi, così come disegnati, bisognerà verificare se i Plessi sono realmente e direttamente collegati al “Ruggi” e quali siano i collegamenti già effettivamente strutturati (pochi, in realtà, a tutt’oggi). Lo stesso rappresentate sindacale dell’Università, alla presenza del Pro-Rettore Prof. Piccolo, si è pubblicamente interrogato sull’opportunità di presentare alla Regione Campania un Atto per la sua approvazione, quando allo stato numerose sono le richieste di un suo approfondimento. In effetti, nel mentre vi erano state riunioni preliminari sugli assetti e le criticità preesistenti al nuovo Atto Aziendale, l’incontro odierno non è stato preceduto da alcun confronto di analisi e commento sulla nuova proposta organizzativa della Direzione dell’AOU. E a questo andrà posto inevitabilmente rimedio.

Fonte LIRATV

2 Commenti

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  • Ma se gli universitari percepiscono l’indennità assistenziale…perché non dovrebbero partecipare ai normali percorsi per l’assistenza ai malati?
    Penso sia il caso di sgombrare il campo da dubbio sicuramente strumentali, ma se il Direttore Generale fosse più chiaro sarebbe cosa buona e giusta…per il personale e per la popolazione tutta.

  • rimuovete tutti i primari o similari nullafacenti-con tutti i loro portaborse…non servono- grazie

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