De Laurentiis a Lotito, “basta frenare riforma”

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lotito_de_laurentisLa strada delle riforme dei campionati è tutt’altro che spianata. E’ difficile prevedere una svolta in estate, il tema non era all’ordine del giorno dell’assemblea della Lega Serie A, e per ora prevalgono i club che frenano sul passaggio da 20 a 18 squadre. “C’è un motore federale e poi le singole leghe devono valutare tempi di percorribilità”, ha tagliato corto il presidente della Lega Serie A Maurizio Beretta.

“Lotito si permette di dire ‘Aspettiamo tre anni per andare a regime e ridurre le squadre’. Ma perché? Hai bisogno dei voti di chi? Hai la spinta della Serie B? Con chi ti sei messo d’accordo? Perché in questo Paese ci vogliono tre anni a fare le cose?”, ha attaccato prima della riunione il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, proprio mentre il collega della Lazio entrava da un ingresso secondario, e un paio d’ore prima che il Parma scomparisse definitivamente dalla mappa del calcio che conta.

“Tavecchio mi dice che se guardiamo i conti dei club italiani forse solo tre potranno iscriversi al campionato. Allora continuiamo a mentirci”, ha sottolineato De Laurentiis, mentre Beretta ha sottolineato che “le regole sono state applicate con molta puntualità per quanto ci riguarda. E ce ne siamo date di più stringenti per far sì che un nuovo caso Parma non possa accadere.

Dispiace – ha aggiunto – perdere un protagonista della massima serie negli ultimi anni e vanno ringraziati sia i curatori per il un contributo significativo in questo periodo, sia tutta la parte sportiva della società che ha assicurato con grande impegno la prestazione del Parma in campionato”. De Laurentiis non ha risparmiato colpi nemmeno a proposito di Doyen Sports, il fondo d’investimento anglo-maltese di Nelio Lucas che sta affiancando il Milan nelle trattative di mercato.

“I fondi in Italia sono proibiti, mi sono fatto l’idea che nel calcio ci sono troppe regole non uniformi”, ha detto, mentre l’ad rossonero Adriano Galliani ha osservato il silenzio all’ingresso e all’uscita della riunione, dove ha salutato il suo ex collega Ariedo Braida, oggi ds internazionale del Barcellona, incrociato i dirigenti interisti, ben più sorridenti dopo aver vinto sabato a Montecarlo il derby di mercato per Geoffrey Kondogbia.

L’assemblea, “simpatica nella sua effervescenza” ma diversa da quella della B, “più accademica e fiscale nel cerimoniale”, per dirla con il dg del neopromosso Frosinone, ha assegnato a B4 i diritti tv esteri di coppa Italia e Supercoppa, e approvato all’unanimità la proposta di prorogare per la quarta volta l’accordo collettivo con l’Assocalciatori, che dal canto suo vorrebbe tornare a un’intesa triennale inserendo la percentuale dello 0.5% per il fondo di solidarietà. E’ stato anche affrontato l’incarico del collegio difensivo per l’istruttoria dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che vuole verificare se siano intervenuti ‘accordi spartitori’ fra Sky e Mediaset nella cessione dei diritti tv del campionato avvenuta un anno fa.

Fonte ANSA

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