Arriva Very Neapolitan Songs, la prima compilation che non si paga

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napolitan_song“Abbiamo pensato di fare un bel regalo ai napoletani e a tutti quelli che amano la nuova musica napoletana, anche quella che non riesce ad avere lo spazio necessario e che meriterebbe, nelle programmazioni radiofoniche e televisive”. Gianni Simioli de La radiazza e il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, spiegano così la nascita di Very Neapolitan Songs, la compilation di musica napoletana che ripropone alcuni dei brani più richiesti nel corso della trasmissione radiofonica di Radio Marte. Nel cd sono state inserite le canzoni di Capitan Capitone e i Fratelli della Costa, La Maschera, Andrea Sannino, Giovanni Block, Foja, La Pankina, Krew Jovine, Pepp-Oh, Tommaso Primo, Francesco Di Bella, Letizia Gambi Artist, Loredana Simioli, Giglio, Franco Ricciardi, Sangue Mostro, DjUncino, Nicola Caso, TheRivati, 99 Posse Ciccio Merolla e Alessio Arena.

La compilation è stata presentata ufficialmente nello Spazio Natale Emergency di Napoli in Via Santa Brigida 65, e, prima, ci si è incontrati tutti insieme nei pressi di Casa Infante, in via Toledo, dove, approfittando del bel tempo, si è mangiato un bel gelato offerto da Simioli che si è improvvisato gelataio. Con Simioli e Borrelli c’erano Franco Ricciardi, Angelo Forgione, Loredana Simioli, Ciccio Merolla, La Maschera e I Foja e Andrea Sannino.




“La rinascita che stiamo vivendo a Napoli passa anche attraverso la musica che, pur salvaguardando, tutelando e valorizzando quella tradizionale, che è conosciuta in tutto il Mondo, sta esplorando anche nuovi campi conquistando sempre di più non solo i napoletani ma tutti quelli che amano la buona musica” hanno aggiunto Borrelli e Simioli contenti che “quest’anno anche a Sanremo ci saranno rappresentanti della scuola napoletana grazie alla presenza di Clementino e Gigi D’Alessio e Lele e Maldestro tra i giovani dove, purtroppo, non ce l’ha fatta a superare la selezione finale Silvia Aprile”.

Per Simioli “queste canzoni rappresentano il futuro della musica di Napoli e quindi italiana e forse del Mondo, senza mai essere state ascoltate in nessun talent, nessun media, tv o festival nazionale. Sono orgoglioso di farvele ritrovare tutte insieme e ancor di più di darvi la possibilità di sentirle per la prima volta. In questo secondo caso, siate gentili, fatemi arrivare il vostro insindacabile giudizio e anche quello degli amici a cui vorrete regalarlo. Fatele viaggiare”.

Hanno collaborato alla compilation anche i ragazzi di Sii Turista Della Tua Città per i quali “collaborare a questa iniziativa palesa il momento che Napoli sta vivendo. Realtà indipendenti autofinanziate e apartitiche si ritrovano insieme per obiettivi comuni. La Rivoluzione Culturale Napoletana è portata avanti da realtà diverse, con diverse azioni ma mosse dallo stesso legame alla città di Napoli. Oggi cantare in napoletano nel 2016 dove il mondo va verso la globalizzazione è un vero e proprio atto rivoluzionario”.

“Siamo riusciti a produrre migliaia di copie che stiamo distribuendo gratuitamente grazie alla disponibilità di alcuni sponsor che hanno deciso di sostenere la nostra idea perché credono nella forza della nuova musica napoletana” hanno aggiunto Borrelli e Simioli ricordando gli sponsor che hanno collaborato: “Casa Infante artigiani del gelato, Pizzeria Donna Sofia ai Tribunali, Il Brigante Dei Sapori, AEG_Pubblicità, Pizzeria Fratelli Zombino, Radio Marte, Gabbiano Dulcis in Pompei, Da Mimì, Leopoldo.

“Il cd potrà essere ritirato gratuitamente dai nostri sponsor e in altri punti di distribuzione, ma chiediamo a quanti lo ritirano nello Spazio Emergency di lasciare un’offerta per le iniziative dell’associazione umanitaria” hanno concluso Borrelli e Simioli.

32 Commenti

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  • Che orrore. Questo articolo neomelodico andava pubblicato su forcellanotizie o al massimo su casertanotizie ma non a Salerno.

  • Come se Salerno stesse nel Canton Ticino… La tua precisazione puzza di provincialismo al 100%. Ignori che tra i nomi di quegli artisti e gruppi ci sono interessanti esponenti della nuova musica napoletana, non neomelodica (o almeno non solo) . Artisti che adattano la lingua napoletana a sonorità diverse, figlie del tempo. Penso ai Foja ad esempio. Napoli resta un laboratorio culturale e capitale della musica . Tu evidentemente non vai oltre i neri per caso.

  • Sei solo un becero incolto provinciale figlio di quella Salerno ignorante e saccente che sa solo coprire con la facciata la quantità di cose inenarrabili che essa nasconde.
    Pensi forse che Salerno abbia qualche meraviglia musicale che possa offrire alle tue orecchie da purista qualcosa in più del costruito rapper o dei 4 Neri per caso che, certamente bravi, hanno oramai fatto il loro tempo.
    Approfitto anche per insegnarti che io, pur non essendo salernitano, rispetto quanto Salerno ha di buono e non mi macero nell’odio nel quale tu stai marcendo.

  • Ognuno è libero di scegliere la propria musica. ErrataCorrige non ha scritto nulla di male. Anzi mi chiedo: ma cosa ci fanno così tanti partenapulilli su salernonotizie? Neanche a me piacciono molto questi very neapoletam, tranne Franco Ricciardi che ha cantato ‘o latitante al matrimonio di mia cugina a Casavatore. Ovviamente la mia è solo ironia. Ma possibile che la Campania debba sempre essere dipinta in questo modo? Basta con la musica neomelodica che denigra l’immagine dell’intera Campania a un fenomeno neomelodico che inneggia alla Malaterra e che nelle radio locali napoletane augura persino una presta libertà e un presto ritorno a casa ai loro amici finiti ingiustamente in carcere, per una semplice rapina. Se la musica campana deve essere in stile Serenata Calibro 9 dei cantanti napoletani, preferisco mille volte i Neri per Caso dei cantanti salernitani. Almeno quelli la musica l’hanno studiata al Conservatorio, e non si arricchiscono arrecando danni all’immagine della nostra regione. A Napoli tenetevi pure i vostri cantanti neopenitenziari, ma ditegli che è anche grazie a loro che al Nord italia schifano il Sud.

  • Le alternative sono due o non capisci o fai finta di non capire . Qua non si parla di musica neomelodica , si parla di nuova
    Musica napoletana e basta. Il tuo essere limitato musicalmente ed in sensibile più ampio culturalmente , ricorda l’atteggiamento snobistico ed ottuso con cui si guardava a fine anni 70 la musica e la poetica di Pino Daniele. Musica che a pieno titolo fa parte adesso della tradizione musicale e culturale napoletana ed italiana. Tu invece insisti con lo stucchevole equivoco della musica neomelodica e con i soliti cliché. Non si parla di cantanti a vocazione rionale , ma di altro . Mi ripeto , forse è più semplicemente tu non ci arrivi o proprio non ci puoi arrivare.

  • Per il gentile signore delle 14:40

    Lei ed il suo simile Errata Corrige siete l’esempio perfetto del Salernitano proprietario terriero che si sente invaso se qualcuno, oltre via Ligea o lo Stadio Arechi, si permette di pronunciare la parola SALERNO.
    Sicuramente è gretto Errata Corrige che si permette di dire che “Questo articolo neomelodico andava pubblicato su forcellanotizie o al massimo su casertanotizie ma non a Salerno”.Ricordo a questo becero individuo che Caserta è la sede della Reggia Vanvitelliana più bella al mondo residenza del RE CARLO III che ha ignorato Salerno.
    Lei signore delle 14:40 dimostra a pieno titolo di non avere la benchè minima cultura sia musicale che culturale; innanzitutto la musica neomelodica “che nelle radio locali napoletane augura persino una presta libertà e un presto ritorno a casa ai loro amici finiti ingiustamente in carcere, per una semplice rapina” è la stessa trasmessa nelle radio locali della sua NOBILITATA CITTA’ e richiesta da quei suoi concittadini che mandano messaggi ai poveri congiunti reclusi nel carcere di Fuorni per qualche piccolo traffico di droga. La malaterra non è inneggiata nelle canzoni neomelodiche infatti il significato dell’aggettivo NEOMELODICO significa “Appartenente o riconducibile a un genere musicale che recupera e aggiorna la tradizione e gli stilemi della canzone popolare napoletana”. Mi sembra infine strano come ella affermi “..che denigra l’immagine dell’intera Campania” ma mi scusi lei è di SALERNO ed allora perchè si confonde con quelli della CAMPANIA ?

  • Purtroppo sono i vostri cantanti locali, i vostri scrittori locali, i vostri attori locali e i vostri comici locali ad aver dipinto in questo modo Napoli al resto del mondo. Prendetevela con loro quando cantano Malaterra o quando proiettano Gomorra. Mentre loro ci guadagnano l’immagine di Napoli nel mondo diventa ciò che loro descrivono. Se invece un milanese o un salernitano dicono che Napoli è ‘na carta sporca, fate pure gli offesi. Prendetevela con chi sporca Napoli o al massimo con quei vostri neoartisti locali che se un giorno Napoli dovesse tornare a essere civile, sicura e pulita, morirebbero di fame. Noi ve lo diciamo gratis e non ci guadagnamo nulla. Nella lista dei cantanti ci sono anche dei cantanti di musica neopatetica. Inizierò ad ascoltarli solo quando inizieranno a enfatizzare le bellezze di Napoli. I lamenti basati su munnézza, serenate calibro 9 e gomorra, lasciamoli ai film dei guappi napoletani che negli anni ’70 sparavano dai motoscafi con il Vesuvio sullo sfondo. Sono queste cose che hanno creato uno stereotipo di Napoli difficile da cancellare. Prendetevela con i vostri neoartisti.

  • Il problema è l’equivoco di fondo sul quale molti interventi che leggo insistono. Non deve parlarsi di neomelodia che rappresenta una realtà musicale “ultra pop” con un limitato pubblico ben determinato ; si parla di musica napoletana tout court che condivide con la prima (ed a volte nemmeno) l’utilizzo della lingua napoletana. Chi confonde volutamente un cantante neo melodico qualunque con altre realtà musicali napoletane è, a mio avviso , intellettualmente disonesto . Non credo pensiate che Pino Daniele sia un neomelodico, ne’ lo sono, vi assicuro, gruppi come i foja, artisti come Giovanni block o Valerio jovine. Napoli resta un immenso calderone musicale in cui c’è spazio per tutti , cantautori e neomelodici. Un angolo di resistenza e di forte identità musicale che si contrappone all’omologazione dei gusti da X factor o al piattume musicale di altre realtà più o meno provinciali. Poi se volete sempre e comunque introdurre stereotipi o esemplificazioni di stampo “gomorristico” fate pure ma restano argomentazioni alquanto deboli e soprattutto ripetitive . Buona serata

  • Questa notte, intorno alle ore 04.30, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, agenti della Polizia di Stato appartenenti alla Sezione Volanti nel transitare in via Arce a Salerno hanno notato un uomo che si aggirava in maniera sospetta nei pressi del portone di un condominio, con uno zainetto sulle spalle e si sono avvicinati per controllarlo. Il soggetto, alla vista della Volante, si è liberato dello zainetto, lasciandolo sul marciapiede, e ha tentato di allontanarsi di corsa per evitare di essere controllato. Uno dei due poliziotti dell’equipaggio della volante ha recuperato lo zainetto, al cui interno vi erano diversi arnesi atti allo scasso, mentre l’altro ha rincorso l’uomo a piedi lungo via Velia, riuscendo a raggiungerlo, bloccarlo ed identificarlo per C. D. M., nato a Gragnano di anni 63. Il 63enne, a seguito del controllo in banca dati, è risultato avere a suo carico numerosi precedenti di Polizia, in particolare per reati contro il Patrimonio.

  • Caro Spazzatura se per te oltre l’Arechi e il Baia non è più Salerno
    perchè Gragnano ,che è più vicino a Salerno che a Napoli dovrebbe
    essere ancora Napoli?
    Comunque sei fuori tema e con strumentazione scordata accetta il consiglio di 10:00 e truavatell na’ piccerell che ti fa svagare.

  • Al di fuori della musica classica napoletana, il resto è tutto munnezza. Litanie lagnose ripetitive e verognose. Altro che musica ! All’imbecille che si è permesso di paragonare questo napoletame ai Neri per Caso vorrei dirgli: “Non c’è proprio paragone da fare! E’ come paragonare la nobile arte della musica (Neri per Caso) con l’arte dello scaccolarsi il naso (neomelodici). Bisogna sprovincializzarsi guardando all’Europa, alla musica classica, alla lirica,alla vera cultura. Non a queste cafonate miserabili e popolane

  • Il commento delle 18:56 è l’acme della stupidità . Qualsivoglia replica è inutile spreco di energie mentali.

  • X la cronaca.
    Maradona drogato,spazzatura, Sara,Francischiello è sempre stessa persona.
    Truovat na femmen, ma serio!

  • Ma perchè non accettate il fatto che nel mondo non tutti sono napoletani cone voi e non tutti hanno i vostri orridi gusti?

  • Certo paragonare l’orribile musica dei vari Daniele,Bennato etc a rocc u pank {rapper) e i neri pe scagn è da folli.
    I musicisti napoletani ne uscirebbero con le ossa rotte.
    U pisciaiuol u fruttaiuol u gent ru rion…poesia!

  • cosa c’entra questo zingarume con salerno??tornate a vendere i cazettini dalle vostre parti!!

  • Commento acuto e pertinente il tuo… Si parla, o almeno si tenta di parlare di musica, mentre tu parli di “cazettini”…
    Peccato, appena si tenta di instaurare un confronto, i villici rispondono con “maradona drogato”, “zingarume” e “cazettini”…
    Continuate ad offendere o ad usare stereotipi , evidentemente sono le uniche argomentazioni a cui sapete ricorrere.

  • il problema di salerno è purtroppo quello di avere sti zingari a 60 km….e purtroppo in giro per l’italia ci si deve sempre giustificare e prendere le distanze da tale munnezza.

  • Mi dispiace per voi ma Gragnano è a Napoli, non a Salerno. Da Pompei a Sessa Aurunca è tutto napoletame. Se passi per Gragnano vedi la stessa spazzatura di Napoli, lo stesso traffico, gli stessi delinquenti, nonostante i pochissimi abitanti. E’ una questione culturale a strettissima indicazione geografica tipica delle province di Napoli e Caserta. Provenendo dalla tua Napoli, e proseguendo da Gragnano (NA) per Agerola (NA), non sentirai nessuna nostalgia della tua città. Stessa cultura, stessa storia, stessa educazione, stesso malcostume. Se percorri ancora qualche Km, entri a Positano (SA) divina Costiera Amalfitana e ti trovi immerso d’un colpo in un altro mondo. All’improvviso quei motorini che pochi km prima viaggiavano con 3-4 conducenti senza casco, ora viaggiano tutti con il casco. Ci si ferma agli incroci. Al posto delle donne in pigiama che urlano per strada inizi a incontrare signore per bene. Diciamolo pure… appena si abbandonano le province di Napoli e Caserta te ne accorgi subito. Sembra essere tornati in Europa. E qui parliamo di paesini di pochi abitanti. Quando qualcuno dice che Salerno è civile, efficiente, pulita e sicura, il napulillo di turno risponde perché fa meno abitanti di Napoli. Se la civiltà dipendesse dal numero di abitanti, paesini come Casal di Principe dovrebbero essere più efficienti di Bolzano. Purtroppo delinquenza, munnézza, cantanti neomelodici e venditori di calzini non sono espressione del numero di abitanti di un luogo, ma della sua storia e quindi conta il tipo di abitanti non il numero. O Gragnano o Casal di Principe fa poca differenza: i delinquenti che popolano la cronaca nera del salernitano provengono sempre da una delle due province di Gomorra: Napoli o Caserta. Dei vostri musicisti apprezzo solo Tony Tammaro, almeno lui è ironico su queste cose, e vi prende persino in giro. Gli altri musicisti realmente credono di essere degli artisti, per qualche canzonetta neopatetica dedicata a mammà, al latitante, al guappo e ai parenti che da casa chiamano in radio per dedicarsi quelle lagne.

  • Da ciò che avete scritto ho dedotto alcune cose. La musica è la cultura di un popolo. E se per le strade di Napoli oggi c’è tanta delinquenza, menefreghismo e spazzatura, è ovvio che queste cose te le ritrovi anche nella musica, nel cinema e nella letteratura locale. Qualcuno di voi ha scritto dei motoscafi degli anni 70. Mi vengono i brividi solo a pensarci. Prima di quell’epoca la musica in Italia era quella napoletana. Dagli anni 70 in poi i coltelli, i boss e le pistole passarono gradualmente dalla cronaca partenopea alla sceneggiata, al cinema, ai libri e alle canzoni. E fu così che il resto d’Italia spense per sempre il Festival di Piedigrotta. Il male di Napoli sono sempre stati i napoletani. Ma non il delinquente di strada, quello è presente anche da noi. Come qualcuno di voi ha scritto sopra, il male di Napoli sono quei napoletani che continuano a diffondere questi stereotipi neodelinquenziali attraverso le canzoni, i film, i musical. Non ho mai sentito un comico fiorentino far ridere di Firenze. A Napoli invece i comici napoletani fanno ridere di Napoli, denigrandola. Se poi Giletti parla male di Napoli è subito visto come razzista. Se invece lo fa Gennaro Esposito con le sue canzoni, viene persino applaudito, mentre nel frattempo Napoli continua a morire e con essa il resto della Campania. Mentre voi applaudite in TV i vostri artisti locali che propongono il modello di Napoli = Gomorra & Diossina, noi qui a Salerno moriamo di vergogna per voi. Sì imbarazzo e vergogna, non invidia come voi sostenete. Non è giusto che un intero territorio debba essere mortificato in questo modo, quando si sa, questi fenomeni sono confinati solo nel nordovest della Campania. Il resto della Campania è ancora sano, almeno per ora.

  • E’ sempre la stessa tiritera,cambiate il disco,non vi annoiate a dire sempre le stesse cose?Siete veramente patetici e provinciali.
    Comunque Positano come Amalfi e Sorrento sono dopo la BAIA
    quindi non è Salerno giusto?

  • La cosa bella è che questi paesani sbraitano e a Napoli non sanno neanche che esistono…
    Poveretti hanno il complesso della grande metropoli invasa da innumerevoli turisti estasiati e loro stanno ancora co per e o muss e le sagre paesane

  • Salerno,unico caso al mondo in cui la provincia è conosciuta più del capoluogo.
    Del resto il loro personaggio più famoso dal 1200 ad oggi è rocco hunt.Sará per questo che hanno un “leggero ” astio verso il capoluogo?

  • Peccato che voi napoletani dite sempre che mon esistiamo peró soete sempre a Salerno per sentire il Natale. Ci venite in Estate. Ci venite all’università e spesso e volentieri a lavorare. Persino i vostri stupidi ragazzini che giocano a pallone ammettono che per un napoletano giocare contro la salernitana è sempre uno stimolo in più.
    Vi faremo morire pazzi

  • Proviamo a dire all’incolto che si firma MARADONA drogato (perchè fa titolo scrivere MARADONA) che essere urbani significa innanzitutto accettare il confronto e non apostrofare una persona che non si conosce con l’epiteto IMBECILLE. Evidentemente la sua mancanza di cultura musicale non gli consente neanche di comprendere che non è stata messa in dubbio la valenza artistica dei Neri per Caso; è evidente la rabbia che c’è in voi che siete così aggressivi perchè repressi ed abituati a vivere per apparire e non per essere. Un napoletano non dice che il salernitano e Salerno puzzano di paese perchè li rispetta mentre il salernitano (che non potrà mai essere un napoletano per storia e cultura) gode nel riempirsi la bocca di MONNEZZA. GOMORRA, ecc. Persone come SAVIANO hanno avuto il coraggio di raccontare una parte di Napoli (che non è tutta Napoli) e di ciò che in essa accade perchè è giusto che questi episodi siano noti a tutti e vengano emarginati. Gli scrittori salernitani non hanno mai messo a nudo tutto quanto accade in alcune zone della città (che non è tutta Salerno) sono invece dediti all’autoesaltazione di Salerno capitale, Scuola Medica Salernitana ecc. Napoli è patrimonio dell’umanità Salerno è invece una città abituata a vivere di diffidenza e di litigiosità tant’è che ha il più elevato numero di avvocati per abitanti in italia ed al tempo stesso ha il maggior numero di richieste di conciliazioni dinanzi ai mediatori. Ma allora che paragone si sa facendo ?
    Ah dimenticavo fino a 15/20 anni fa Salerno era la città con il maggior mercato di droga in Italia e grazie a Dio almeno in questo è migliorata.

    In ultimo vorrei dire provate ad accettare la diversità e allontanatevi dal concetto di omologazione che vi vede tutti uguali passeggiare al Corso (quando non ci sono le luci d’artista) per far vedere che esistente e che avete l’ultimo paia di Hogan o l’ultima montatura Gucci ecc.

  • Ma che c…o state dicendo? Alcuni dei commenti fatti sono assurdi!!! Se parliamo di musica napoletana dobbiamo dire che è conosciuta in tutto il mondo per la sua bellezza. Pavarotti, Domingo e Carreras nel famoso concerto di Parigi dinanzi ad un milione di persone hanno cantato quasi solo canzoni napoletane! Poi c’è qualche farabutto che fa finta di vivere in Svizzera e non a Salerno per alimentare astio. Io sono di Salerno e vi posso garantire che la mattina in quartieri come Centro Storico, Mariconda, Sant’Eustachio etc. etc., cioè la vera Salerno città, ci sono tante persone che ascoltano la musica napoletana neomelodica! Finitela con queste assurde polemiche e con questi ridicoli dualismi!

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