La società aperta e i suoi nemici: la post-verità tra antico, vecchio e nuovo

Stampa
angelo giubileo 3Giammai una società di sergenti! E’ ciò di cui, con un più semplice quanto efficace esempio, parla Popper all’inizio del suo Poscritto alla logica della scoperta scientifica. L’aneddoto è noto e riguarda la storia di quel sergente che marciava in senso contrario a tutti gli altri sergenti del plotone, ritenendo di percorrere da solo la giusta direzione.

Il fenomeno della post-verità è strettamente connesso a questa storia. In effetti, la più antica storia di quel, codesto, questo più antico sergente; che non importa affatto se sia nella verità, quanto invece importa che si faccia carico di un dissenso, che è sempre possibile, e che quindi non deve essere mai escluso, in una società di uomini in quanto tali. La post-verità rappresenta dunque ogni legittimazione, a pieno titolo, del dissenso. In definitiva, essa costituisce il fondamento stesso della democrazia, ovvero ogni nostra società che Popper definiva e auspicava “aperta”.

In occasione di un convegno a Torino, nel gennaio del 1983, il più celebre epistemologo metteva in guardia contro l’approssimarsi, allora, di due opposte tendenze, entrambe nefaste, avverse alla logica scientifica del fallibilismo; di cui si era e si è reso sempre il più valido e il più efficace interprete. Brevemente, egli sostiene che il dogmatismo, e quindi l’autoritarismo, “sono i più grandi pericoli dell’umanità; perché la verità è che noi conosciamo molto poco, e nulla in modo certo”.

Quali due tendenze o mode, oggi viceversa acclarate, l’una “formalmente” nuova mentre l’altra certamente vecchia? La prima, definita da lui stesso, del “fisicalismo, e questa moda è quella dei computer”. La seconda, che direi da sempre tradizionalista, dell’“ostilità moderna alla scienza, che forse può essere definita come anti-razionalista”.

Del fisicalismo o materialismo dei computer, Popper diceva che uno dei problemi pressanti della società fosse già allora “la progressiva fiducia riposta in autorità illegittime, come quella dei computer e l’autorità che la gente incompetente attribuisce alla fisica” o “materialità” delle cose. Nient’altro che il nuovo epifenomeno dell’internet delle cose. E allora, in modo piuttosto banale e semplicistico ma efficace, si potrebbe anche dire: laverità, altrimenti indiscussa e indiscutibile, al cui ordine di plotone si uniforma ogni sergente, che promana da internet, mediante anche i vari social network, chat, blog e, in ogni caso, vie del web.

Dell’anti-razionalismo, invece, non varrebbe neanche la pena parlarne. Appartiene a un’epoca, già “moderna” che anticipa l’attuale “post-moderna”, in cui l’uomo – come battezzata da Kant – esce “dallo stato di minorità di cui egli stesso è colpevole”. E quindi, di questo tentativo, ammesso che sia o diventi maggiormente reale, non è affatto il caso di discuterne né tanto meno parlarne. E’ solo ascrivibile a un passato, che tale rimanga.

Viceversa, della post-verità – di cui tanto oggi si parla, in senso spregiativo, ma soprattutto a sproposito, come ritengo di avere qui chiarito – è bene che si dica che essa stessa rappresenta piuttosto quella logica caotica e salvifica della filosofia e della scienza connaturata allo sviluppo di ogni embrione umano; e quindi senz’altro la logicapiù antica, antecedente a quella di tutti “i nemici vecchi e nuovi” della “società aperta” degli uomini che, anche in futuro, si vorrebbe che accadesse.

Salvo che, perché nel regno degli uomini esiste sempre una diversa possibilità: unalgoritmo (un’entità chiusa tra uno zero e un uno pre-definito) pervenga a fare la differenza tra ciò che è ancora “umano” e ciò che, “in atto”, diventerà invece “post-umano”.

   Angelo Giubileo

Commenta

Clicca qui per commentare

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente. I commenti di questo blog non sono moderati nella fase di inserimento, ma Salernonotizie si riserva la facoltà di cancellare immediatamente contenuti illegali, offensivi, pornografici, osceni, diffamatori o discriminanti. Per la rimozione immediata di commenti non adeguati contattare la redazione 360935513 – salernonotizie@gmail.com Salernonotizie.it non e’ in alcun modo responsabile del contenuto dei commenti inseriti dagli utenti del blog: questi ultimi, pertanto, se ne assumono la totale responsabilità. Salernonotizie.it si riserva la possibilità di rilevare e conservare i dati identificativi, la data, l’ora e indirizzo IP del computer da cui vengono inseriti i commenti al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. Salernonotizie.it non è responsabile del contenuto dei commenti agli articoli inseriti dagli utenti. Gli utenti inviando il loro commento accettano in pieno tutte le note di questo documento e dichiarano altresì di aver preso visione e accettato le Policy sulla Privacy.