Incendi: il Vesuvio incendiato fa paura, residenti preoccupati

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Dalle prime ore di oggi sono riprese le attività di spegnimento dei vasti incendi divampati ieri sul Vesuvio. In azione Carabinieri Forestali, Vigili del Fuoco, personale della Regione Campania, e circa 100 volontari della Protezione Civile, mentre dall’alto tre Canadair ed un elicottero operano regionale nelle aree di Ottaviano, Trecase e Torre del Greco, colpite ieri duramente dalle fiamme. Durante la notte sono stati effettuati presidi fissi nei pressi di ristoranti e abitazioni.

Ieri, un vasto incendio ha distrutto la caserma della Guardia forestale di Trecase, dismessa da quattro anni. Nello stesso luogo, l’intervento tempestivo di vigili del fuoco e Carabinieri forestali ha evitato che le fiamme raggiungessero una fabbrica di fuochi pirotecnici.

La Protezione civile regionale ha reso noto il dato comparativo degli incendi in Campania tra il 15 giugno ed il 10 luglio del 2016 (158), con quello del 2017, (927).

3 Canadair e 5 elicotteri al lavoro sul Vesuvio

Sono tre i Canadair del Dipartimento nazionale della Protezione Civile in azione sul Vesuvio, e cinque gli elicotteri della Protezione civile regionale mentre gli uomini al lavoro tra Ercolano e Ottaviano sono circa 300 tra volontari, personale della Sma Campania, della Protezione civile e dei Vigili del fuoco.

Al momento – segnala la Protezione civile regionale – la situazione piú complessa si registra nella parte bassa della cinta tra Ercolano e Torre del Greco. Si riscontra invece un miglioramento nell’ area dell’osservatorio vesuviano che comunque resta presidiata. E’ stata attivata una Sala operativa mobile che, al momento, è nella zona di Ercolano (Napoli) ma è pronta a spostarsi sulla base delle necessità.

Stamattina, un intervento tempestivo è stato effettuato sull’ isola d’ Ischia, a Barano, in località Cretaio dove la situazione è ora sotto controllo e si interviene con squadre a terra. Incendi diffusi sono in corso anche in provincia di Salerno, in particolare a San Rufo ed Avellino, dove è ancora critica – segnala la Protezione civile regionale – la situazione a Montoro.

Procura apre fascicolo per incendio doloso

La Procura di Torre Annunziata (Napoli) ha aperto un fascicolo di inchiesta sui roghi che in queste ore stanno interessando le aree del Vesuvio e diversi comuni della provincia di Napoli. L’accusa è di incendio doloso, per ora a carico di ignoti. Con ogni probabilità le indagini si potrebbero avvalere anche di immagini dall’alto per documentare la situazione legate alle fiamme e al loro evolversi.

Intanto da questa mattina sono tornati a volare i mezzi aerei. Sulle aree ancora colpite dai roghi operano in particolare tre Canadair, che stanno supportando il lavoro svolto dalle squadre di terra composte da personale Sma, Forestale, vigili del fuoco e protezione civile, supportati da associazioni e volontari.

P.Civile, dal mattino 23 richieste intervento aereo

Dalle prime ore del giorno gli equipaggi di Canadair ed elicotteri della flotta aerea dello Stato coordinati dal Dipartimento della Protezione Civile a supporto delle operazioni svolte dalle squadre di terra hanno ripreso le operazioni di spegnimento dei tanti incendi boschivi che ormai da giorni stanno interessando gran parte del nostro paese. Lo rende noto la Protezione Civile, segnalando che nel corso della mattinata il Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) del Dipartimento ha ricevuto 23 richieste di concorso aereo: 7 dalla Sicilia, 5 dalla Calabria, 4 rispettivamente da Campania e Basilicata, 2 dall’Abruzzo e una dall’Umbria.

“L’impegno dei mezzi disponibili – 11 Canadair e 4 elicotteri del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, a cui si aggiungono 5 elicotteri della Difesa – è concentrato, al momento e d’intesa con le regioni, sulle situazioni più critiche”, sottolinea la Protezione Civile. “L’intenso lavoro svolto dai piloti dei mezzi aerei ha permesso di mettere sotto controllo o spegnere, finora, 6 roghi nelle province di Catania, Palermo, Messina, Potenza, Matera e Teramo”.

Residente non dormiamo da sette notti

“Stanotte è stata tragica, ho avuto paura perché verso mezzanotte sono salite le ambulanze”. Questa la testimonianza di Marianna, una residente della zona alta di San Vito, nel Comune di Ercolano (Napoli), alle pendici del Vesuvio. “Sono sette notti che qui non si dorme – aggiunge la donna – si di vedono focolai di incendi e arrivano i fumi. Le persone qui sono molto stanche perché il fumo lo troviamo fin dentro casa, nonostante ci si chiuda dentro. Ci sono persone anziane, c’è che soffre d’asma. È drammatico”.

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