Stop all’autovelox «trappola», per Viminale obbligatoria la segnalazione

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Stop agli autovelox selvaggi. Dovranno essere ben visibili, tarati alla perfezione e controllati annualmente per accertare che tutto sia in regole.

Ma soprattutto i controlli lungo le strade dovranno essere sempre segnalati sia che siano fissi che verifiche volanti con la presenza delle forze dell’ordine.

Resta l’incubo della sanzione ma almeno ora si è messo un po’ di ordine rispetto a quello che era diventato il metodo principale per i comuni per spillare soldi ai cittadini e fare cassa con un incremento di multe del 45% nel 2016 rispetto al 2015 per un incasso totale (tutte le violazioni al codice della strada) di poco più di un miliardo e settecento milioni.

A darne notizia il quotidiano Il Mattino oggi in edicola.  L’Aci ha condotto una battaglia a livello nazionale sugli autovelox minacciando una class action contro le ingiuste e salatissime sanzioni. Per numero di apparecchiature di controllo della velocità l’Italia è leader in Europa.

La regolamentazione discende dal decreto del ministero delle Infrastrutture del 13 giugno scorso e viene ora integrata nell’atto del Viminale per disciplinare in maniera puntuale l’attività di polizia stradale. Ai prefetti è demandato il compito di estendere il contenuto della circolare anche ai corpi di polizia provinciale e municipale.

2 Commenti

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  • Se realmente si vuole salvaguardare l’interesse “comune” l’autovelox di per se è deprecabile.
    Con l’utilizzo del tutor le cose sono nettamente migliorate per quanto riguarda il connubio sicurezza-indicenti stradali.
    Ma l’utilizzo fraudolento dell’autovelox serve solo x far cassa e poi al sopraggiungere delle “stazioni fisse” si crea solo l’effetto opposto: frenare in corrispondenza della macchinetta per poi riaccelerare…
    In Italia fatta la legge trovato l’inganno…

  • l’autovelox era, in proncipio e nell’idea iniziale, un utilissimo mezzo per evitare discussioni sul vero eccesso di velocità in caso di contestazione da parte degli organi di P.S.; l’agente poteva solo dire che Tizio aveva superato i limiti, ma non poteva dimostrarlo. Ma da questo uso, utilissimo e correttissimo, si è arrivati all’abuso che tutti conosciamo.. e quindi è diventato un bancomat illegale, in parte legalizzato.

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