Autotrasporto, in nome della sicurezza la Fai fa un passo indietro

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Gli autotrasportatori aderenti alla Fai rinunciano alla manifestazione di protesta, indetta nella giornata di venerdì. La decisione è scaturita dopo una nuova riunione, al termine della quale all’unanimità si è deciso di far prevalere il bene della collettività tutta e della città di Salerno.

“Tale scelta, condivisa anche con il cluster portuale di Salerno, nasce dalla voglia di rafforzare, sotto un’unica regia, tutte le realtà del Porto di Salerno, per affrontare insieme i problemi legati sia alla viabilità e sia allo sviluppo del Porto stesso”, ha detto il segretario regionale del coordinamento Fai Angelo Punzi.

“Con senso di responsabilità la Fai sceglie di mettere in primo piano la sicurezza e l’interesse comune rispetto all’interesse dei singoli; pertanto gli autotrasportatori hanno deciso di ritirare lo stato di agitazione, relativamente al divieto temporaneo sull’autostrada A3.

Gli autotrasportatori confidano che i divieti imposti non superino il periodo di 90 giorni annunciato, e non cedono sulla richiesta di apertura in entrambi i sensi di marcia di Via Benedetto Croce, perché, come più e più volte indicato, tale apertura consentirebbe al traffico automobilistico di utilizzare l’arteria cittadina al posto del Viadotto Gatto, evitando che gli automobilisti salernitani, inutilmente, passino per il Porto di Salerno, subendo soltanto traffico, inquinamento e chilometri in più da percorrere, insieme a moto e veicoli industriali rischiando importanti incidenti stradali a causa di una mobilità promiscua”.

La Fai con questa decisione sottolinea che la sicurezza dei cittadini è, da sempre, stata al centro dell’interesse dell’autotrasporto salernitano e campano. “Ben vengano i controlli alle infrastrutture che quotidianamente vedono circolare centinaia e centinaia di veicoli, privati e commerciali. Che tragedie come quella di Genova non si vedano mai più”, ha concluso il segretario regionale.

 

8 Commenti

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  • Nei tempi trascorsi in cui vigeva il doppio senso di marcia in via Croce e in presenza di un traffico molto inferiore rispetto all’attuale, l’intasamento era quotidiano, con un ingresso in Salerno da Vietri praticamente a passo d’uomo e con la carreggiata interamente occupata senza sfoghi di emergenza. Il viadotto gatto doveva servire proprio a risolvere questo problema. Figuriamoci oggi con un traffico maggiore, fatto anche da Bus e Tir. Il doppio senso è folle oltre che illegale e non risolverà il problema, manderà solo in galera i firmatari della delibera comunale, responsabili del mancato o ritardato soccorso sanitario e di non aver garantito ai cittadini l’emergenza e la sicurezza.

  • Il doppio senso dovrebbe interessare solo auto, bus e veicoli a due ruote.

  • Si continua ad agitare lo spauracchio del mancato o ritardato soccorso sanitario dovuto all’istituendo doppio senso su via Croce. E ciò per incutere un timor panico al/ai funzionario/i che si rendesse/ro responsabile/i del provvedimento. Se realmente si verificasse causa ingorgo, non sarebbe la prima volta che un’autoambulanza rimane intrappolata nel traffico, anche in strade di largo scorrimento.
    Sono situazioni raramente venute in evidenza sui quotidiani e comunque non risulta che gli intasamenti vengano fatti risalire a inadempienze amministrative.
    E’ vero casomai il contrario per il fatto che si continua a costringere autovetture e motocicli a giri lunghi e irrazionali per raggiungere il centro e si tergiversa sull’adozione di un provvedimento che, pur scontentando pochi, soddisfa certamente oggettive esigenze della cittadinanza e, con la riduzione delle percorrenze, determinerà un sicuro e consistente abbattimento dell’inquinamento ambientale.

  • Se può essere rara l’ emergenza specificamente in via Croce bisogna comunque considerare che i mezzi di soccorso devono celermente raggiungere Vietri, Cava e la Costa d’Amalfi per qualsiasi evenienza e pensare all’evacuazione celere per calamità naturali. Questo fa aumentare la necessità di avere una statale libera e non ingolfata. Dopo gli aggiustamenti di corsie, anche l’ingorgo di traffico a via Ligea è rarissimo. Pertanto non è LEGALE consentire un doppio senso di marcia senza una corsia di emergenza su una strada che ha le misure di una traversa e che era fatta per far passare calessi. Attenzione a non ragionare da “semplici” e farsi prendere dai populismi e da compromessi di convenienza, la legge oggi punisce anche ai politici !!

  • Questa difesa a oltranza di un tratto di strada statale, che dovrebbe avere non so quali dimensioni ed essere dotata di una corsia di emergenza, quando tutto il resto della stessa strada – prima e dopo – ne è sprovvista, sa molto di strumentale e viene forzatamente ripetuta perchè forse si vuol mantenere la situazione attuale con un restringimento di carreggiata ancora più accentuato per la presenza di numerose auto parcheggiate in quell’area su entrambi i lati della strada e anche al centro.
    Il problema non è aver reso scorrevole via Ligea, ma evitare che migliaia di autovetture debbano percorrere il viadotto Gatto, con tutti i problemi che ne conseguono. Volendo sottilizzare, anche questo sarebbe un fatto al limite della legalità!!

  • Le misure calcolate per legge già escludono le auto parcheggiate. Poi, se il viadotto è pericoloso per i carichi o inquinante per il traffico auto, lo è anche per i camionisti e i viaggiatori in pulmann. Quindi, la deviazione del traffico per via Croce dovrebbe valere per tutti e non solo per la comodità di qualcuno. Si sappia che i sensi unici in tante città, se allungano i percorsi, dall’altra accorciano i tempi con maggiore sicurezza stradale. A questo punto penso che a intestardirsi non sono quelli che vogliono una strada sicura ma siano quelli che si “sfottono” di fare qualche metro in più e prendono a giustifica una pericolosità che, per come scrivono, ….vale solo per loro !!!

  • Sarebbe facile dire che, per osservare le precauzioni e le prescrizioni richiamate da “bravo”, tutta la statale fino a Vietri, Cava e anche oltre dovrebbe essere a senso unico. Sarebbe ovviamente un non senso, data la situazione oggettiva della viabilità esistente in quel territorio.
    Che dire poi della strada costiera che porta ad Amalfi. Che facciamo, organizziamo una petizione popolare per renderla a senso unico? E in quale direzione?
    Non è una giustifica il richiamo alla pericolosità del viadotto da parte di chi non vuole fare qualche km in più, quanto piuttosto suona come anomalo e forzato il continuo richiamo ad un evento statisticamente raro (blocco di un’autoambulanza).
    Giusta peraltro è la preoccupazione dei responsabili al fine di accertare lo stato di sicurezza di campate e pilastri del viadotto Gatto. Sperando che si finisca al più presto con i lavori della Porta Ovest, allora si potrà proprio abbattere quel manufatto, da sempre considerato una soluzione esteticamente infelice e poco funzionale ai fini dell’operatività richiesta.
    Infine sarebbe facile individuare chi difende soprattutto la propria “comodità”. Lascio ad altri lettori esercitarsi in tale ricerca.

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