Spese mediche detraibili dalla dichiarazione redditi (di L. De Franciscis)

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Le spese mediche detraibili dalla dichiarazione dei redditi sono di diverse tipologie. Molte di queste spese, comuni e ripetibili sono facili da ricordare altre, invece, sono state inserite da nuove disposizioni legislative e non sempre è possibile rammentarle.

Tutti i contribuenti sanno che possono detrarre dalla dichiarazione dei redditi un importo pari al 19% delle spese sanitarie che eccedono l’importo della franchigia di euro 129,11 anche se sostenute nell’interesse di familiari fiscalmente a carico.

Vi sono, però, spese mediche che possono essere detratte senza rispettare il superamento della franchigia di euro 129,11. Per esempio: le somme pagate per il trasporto in ambulanza del disabile si prendono per l’intero importo e poi si calcola il 19% in detrazione.

Per questa specifica tipologia di spese (senza applicazione di franchigia) si rimanda alla lettura della Guida alle agevolazioni fiscali per le persone con disabilità.

Novità di quest’anno 2019 è il nuovo limite per considerare fiscalmente a carico i propri figli.

Le disposizioni fiscali non permettono di detrarre le spese mediche per i familiari che hanno un reddito complessivo superiore ad euro 2.850,51 ma dal 2019, per effetto della disposizione contenuta nella precedente Legge di Stabilità, il limite di reddito per considerare i figli fiscalmente a carico è stato aumentato e fissato in euro 4.000 se di età non superiore a 24 anni.

Di seguito si riporta il testo del comma n. 252 della Legge 27.12.2017, n. 205:

All’articolo 12, comma 2, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, relativo alle detrazioni per carichi di famiglia, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Per i figli di età non superiore a ventiquattro anni il limite di reddito complessivo di cui al primo periodo è elevato a 4.000 euro».

Saranno comunque fiscalmente a carico i figli di età superiore se posseggono un reddito complessivo non superiore a € 2.850,51.

Ricordiamo subito che la documentazione delle spese sanitarie deve essere conservata per 5 anni successivi alla presentazione della dichiarazione dei redditi, al fine di poterla esibire a seguito di specifica richiesta dell’Agenzia delle Entrate per controlli e verifiche.

Sono detraibili anche le spese mediche sostenute all’estero documentate come per le spese sostenute in Italia. A tal proposito è opportuno ricordare che quando l’ammontare delle spese sanitarie superano l’importo complessivo annuo di euro 15.493,71 è possibile manifestare, nella dichiarazione dei redditi, la volontà a indicarle per intero in unica soluzione, oppure ripartirle in 4 quote annuali di pari importo.

Di seguito si riportano le spese sanitarie detraibili, per le quali si ha diritto alla detrazione del 19% delle spese sostenute, al netto della franchigia di euro 129,11.

– prestazioni rese da un medico generico (incluse quelle di medicina omeopatica)

– acquisto di medicinali (anche omeopatici) da banco o con ricetta medica

– acquisto di alimenti a fini medici speciali, con esclusione di quelli destinati ai lattanti

– prestazioni specialistiche

– analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni, terapie

– prestazioni chirurgiche

– ricoveri per degenze o collegati a interventi chirurgici

– trapianto di organi

– cure termali (escluse le spese di viaggio e soggiorno)

– acquisto o affitto di dispositivi medici e attrezzature sanitarie (comprese le protesi sanitarie).

Sono detraibili, nella stessa misura del 19% come sopra, le seguenti spese di assistenza specifica:

– assistenza infermieristica e riabilitativa (per esempio, fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia, eccetera);

– prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona; – prestazioni rese da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo;

– prestazioni rese da personale con la qualifica di educatore professionale;

– prestazioni rese da personale qualificato addetto ad attività di animazione e di terapia occupazionale.

Tutte le spese per acquisti o per prestazioni sanitarie devono essere documentate e conservate come detto innanzi.

Può capitare di acquistare medicinali all’estero e nessun problema sussiste se il documento di spesa contiene le stesse indicazioni degli acquisti fatti in Italia. In caso contrario il documento va integrato con il codice fiscale e se necessario chiedere al farmacista apposita documentazione che attesti la quantità e la natura del farmaco o medicinale acquistato.

Per le spese specialistiche è necessario che siano eseguite in centri autorizzati e sotto la responsabilità tecnica di uno specialista come ad esempio:

  • esami di laboratorio e controlli ordinari sulla salute della persona, ricerche e applicazioni
  • elettrocardiogrammi, ecocardiografia, elettroencefalogrammi
  • A.C. (tomografia assiale computerizzata)
  • risonanza magnetica nucleare
  • ecografie
  • indagini laser
  • ginnastica correttiva e di riabilitazione degli arti e del corpo
  • sedute di neuropsichiatria
  • dialisi
  • cobaltoterapia
  • iodio-terapia
  • anestesia epidurale, inseminazione artificiale, amniocentesi, villocentesi, altre analisi di diagnosi prenatale.

Particolare attenzione va posta per quelle spese che necessitano di prescrizione medica che dimostri il collegamento tra la prestazione e la patologia come ad esempio:

  • le spese per i trattamenti di mesoterapia e ozonoterapia effettuati da personale medico o da personale abilitato dalle autorità competenti in materia sanitaria
  • le spese per le prestazioni chiropratiche (oltre alla prescrizione medica, è richiesto che siano eseguite in centri autorizzati e sotto la responsabilità tecnica di uno specialista)
  • le spese per le cure termali (sono escluse le spese di viaggio e di soggiorno)
  • le spese per le prestazioni rese dal massaggiatore capo bagnino degli stabilimenti idroterapici (parere del Ministero della Salute del 6 marzo 2018).

Per le spese relative a patologie esenti, su come riportarle nella dichiarazione dei redditi nel limite massimo di euro 6.197,48, per le spese mediche e di assistenza specifica dei disabili e per ulteriori approfondimenti su quanto innanzi riportato, si rimanda alla lettura della GUIDA “Le agevolazioni fiscali sulle spese sanitarie” a cura dell’Agenzia delle Entrate.

 

Luca De Franciscis

dottore commercialista

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