Caro Ventura (di Luciano Provenza)

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Sei arrivato a Salerno tra tanto scetticismo, in una piazza desolata ed offesa per la condotta irriverente e mortificante della Società, rappresentata peraltro da un direttore oramai inviso alla maggioranza dei tifosi.

Hai accettato con entusiasmo questo gravoso incarico e sei riuscito nell’ardua impresa di trasmettere fiducia nel tuo operato. Hai inanellato una serie di risultati positivi, nonostante un organico palesemente inadeguato per una posizione di alta classifica. La gente ha cominciato a stimarti e ad amarti. Purtroppo, da qualche giornata i risultati sono latitanti ed i limiti individuali dei calciatori sono sempre più evidenti.

E’ giunto il momento di alzare la voce e pretendere dai Padroni della Salernitana i giusti rinforzi per realizzare le tue “idee” di gioco. Hai un curriculum di tutto rispetto e per te parlano i risultati, ad eccezione della drammatica esperienza come CT della Nazionale.

Ora o mai più! Mister, devi far capire in modo concreto che non intendi essere l’agnello sacrificale da dare in pasto alla tifoseria sempre più incazzata! Stai attento, Mister, perchè anche quest’anno a Salerno, come nel passato, c’è chi ha scritto e vuole scrivere ancora pagine vergognose e scaricare ogni responsabilità su altri. Mi appello alla tua dignità e al tuo prestigio come allenatore, conquistato sul campo.

Ti devi sottrarre al giochetto perverso che prevede la rottura di tutti gli equilibri e la discesa in campo di una parte della tifoseria e della stampa, assoldata dal solito Don Rodrigo, che ha la straordinaria capacità di disporre dei “bravi” e di daspare senza esitazione chi non condivide il suo Verbo. Caro Ventura, “caccia le palle”, spiegaci i dettagli del fallimento Cerci e, soprattutto, indica chiaramente i  calciatori di cui hai bisogno.

La gente sarà con te e ti sosterrà veramente. Meglio dare le dimissioni o essere esonerati per aver detto la verità, piuttosto che essere burattini e non avere rispetto della tifoseria. Non c’è più tempo! Questa è l’ultima chiamata! Abbiamo avuto, negli ultimi anni, allenatori veramente imbambolati, senza alcuna verve e con l’unico obiettivo di non alzarsi dalla panchina.

Che brutti ricordi! Sono certo che tu non voglia essere ricordato al pari di questi signori. Hai vinto tanto, hai allenato la Nazionale, sei amato in molte città d’Italia e mi sembra che anche nella nostra città hai stretto rapporti di stima e di amicizia.

Perchè rovinare tutto questo? Alza la voce Mister, tu lo puoi fare, te lo puoi permettere, non hai bisogno, come qualcun altro, di questa elemosina. Tu hai personalità da vendere ed anche autorevolezza. Sbrigati a far sentire la tua voce, perchè tra poco rischi di essere rosicchiato dalle sabbie mobili, create ad arte per buttartici dentro.

Luciano Provenza (articolo pubblicato su Le Cronache il 30 novembre)

 

9 Commenti

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  • Concordo in tutto ! Ripeto dall’ inizio fuori i laziali da Salerno . Stasera starò sempre a tifare .Da 47 anni che tifo Granata ma mai dico mai sono stato così offeso !

  • …e che è scemo che alza la voce; ma lo vuoi capire che ognuno se lo mantiene buono perché ha ramificazioni ovunque e può distruggere tutto e tutti.
    Il mister gli sarà grato a vita per avergli dato questa chance di allenare ancora dopo il flop di Chievo e della Nazionale.
    Basta guardarsi alle spalle per vedere che fine hanno fatto i precedenti mister e il solo Menechini allena ancora,chissà perché?
    L’unica forma civile di protesta deve venire dalla tifoseria,non andando più allo stadio e quindi chiudendogli le entrate e inoltre, se ci si mettesse anche l’Ente Comune, con qualche decreto ingiuntivo per arretrati non corrisposti, sarebbe il massimo della libidine.

  • Bene, DIECI… CENTO…. MILLE Provenza. Usciamo fuori anche noi. Perchè non indire una raccolta firme? Stanchi di questo andazzo. Voglio perdere (ci può stare nel calcio come nella vita) ma VOGLIO ANCHE VINCERE…. VOGLIO SOFFIRE O GIOIRE PER QUALCHE OBIETTIVO non “galleggiare”. Non concordo con chi dice “ma cosi non retrocediamo”. E’ pur vero, ma mi sento di rispondere a queste persone che è come andare al cinema a vedere sempre lo stesso film conoscendo la trama e soprattutto il finale. SALERNO E’ STANCA.

  • Come può un docente di diritto non conoscere la norma che costringerebbe Lotito, in caso di promozione della Salernitana, a svenderla in 30 giorni, pena l’esclusione anche della Lazio dal campionato di A? Come si fa a non capire che quello che vediamo da 5 anni è frutto di questo ostacolo che Lotito non ha più la possibilità (o la volontà) di rimuovere?

  • Carissimo Luciano condivido in pieno il tuo articolo anche se spero tu abbia visto la mia partecipazione a Cuore Granata di Giovedi 28 novembre in replica oggi alle 13 su lira tv ! Non ha detto altro , in sintesi, di quanto tu hai scritto….anzi ho parlato di spiegazione pubblica ai tifosi da parte della società e di Ventura a certe operazioni ( ormai con cadenza annuale…) di mercato estivo !
    Lotito prende per culo tutti quando parla di serie A ….anche i bimbi hanno capito che la Salernitana è un serbatoio laziale per giovani promettenti e per certe operazioni finanziarie …
    Prima se ne vanno e meglio é…. senza operazioni concrete con calciatori forti per vincere meglio non dare neanche più un euro a Lotito disertando lo stadio ! Ormai la misura é colma e non é più il caso di essere presi per culo da lui !!!!

  • D’accordo su tutto, ma a fianco a lui si deve sedere anche il padrone e spiegare di che morte ci vuole far morire, svegliamoci e riprendiamoci la nostra Salernitana…

  • Complimenti a Luciano Provenza, ha espresso in maniera chiara e semplice il pensiero della maggioranza dei tifosi che nulla hanno a che vedere con i quattro gatti che continuano a tenere in piedi questa farsa /tragedia. E’ora che questa maggioranza si faccia sentire, noi che amiamo veramente la Salernitana non possiamo rinunciare ad andare allo stadio e farci considerare traditori. I Romani devono andare via assolutamente e liberare la Salernitana.

  • tutto giusto quel che dice Provenza, ma non facciamo il gioco di chi costruisce squadre con un organico al 60/70%, la colpa è dei romani:

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