Battipaglia ricorda Italo Rocco nel ventennio della sua dipartita

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Sarà ricordato al salotto comunale venerdì 7 febbraio 2020 alle ore 17:30, nel ventennale della sua scomparsa, il poeta battipagliese fondatore della rivista letteraria Silarus, riconosciuta fin dal 1966 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri come “periodico di alto valore culturale”, è recensita, tra l’altro, dalla rivista “Libri e riviste d’Italia”, edita dalla stessa Presidenza del Consiglio e tradotta in sei diverse lingue.

“Ricorderemo l’autore, il poeta e l’uomo nel ventennale della sua scomparsa. Ricordare per non dimenticare l’alto valore letterario che ha donato alla nostra città e che tutt’oggi lo rende un riferimento letterario per gli universitari e motivo di approfondimento e di studio per i ricercatori. La letteratura come chiave del cambiamento e il ricordo come unica svolta per lanciare lo sguardo verso il futuro della nostra città a partire dai buoni esempi e dall’alto valore storico del nostro territorio. Siete tutti invitati a partecipare venerdì 7 febbraio” dichiara la sindaca Cecilia Francese.

La storia

Italo Rocco nasce ad Ottati, paesino alle pendici degli Alburni, nel 1912, trasferendosi a Battipaglia, giovane professore, nel 1942 dove convola a nozze con Aurora Galdi, prima donna laureata della città della piana; in un paese ridotto ad un ammasso di macerie dagli eventi bellici; spende energie fisiche e mentali per realizzare un punto di riferimento sociale e culturale per generazioni di adolescenti storditi dalla violenza bellica.

Infatti impartisce istruzione ed infonde coraggio e valori nella casa del palazzo Turco di Via Roma mentre stentava a funzionare la scuola pubblica.  Con la ricostruzione si interessa di politica come servizio alla collettività; diventa il primo segretario della sezione battipagliese della Democrazia Cristiana  e comincia l’attività di pubblicista con “Il Popolo” , “Il Giornale d’Italia” e successivamente “Il Quotidiano”.

Docente di lettere nella scuola media “Francesco Fiorentino”  si trasferisce alla “Torquato Tasso” di Salerno per conciliare gli impegni didattici con quelli di presidente della Giunta diocesana di Azione Cattolica, cui viene chiamato dall’Arcivescovo del tempo, mons. Demetrio Moscato.

Dopo scritti di critica e didattica, attento osservatore dell’ambiente naturale, compone versi che incontrano il consenso della critica  con le raccolte “Il palpito della terra”, “Segreto richiamo”, “Ed ascolto il palpitar della sera”, “Quartiere di periferia” ed il primo e secondo volume de “Il canto dell’umanità”. I suoi versi trovano ospitalità  in varie antologie scolastiche e pubblicazioni specializzate. E’ vincitore di premi nazionali di poesia di rilievo e le sue liriche sono tradotte in lingua  greca, inglese, francese, tedesca, rumena, portoghese e turca.

Durante la presidenza delle scuole medie di Capaccio e Trentinara, con l’amico Domenico Ciccarelli, dà vita alla rivista letteraria dal nome latino del fiume Sele: “Silarus”. Compie miracoli di gestione economica della rivista con pochi amici puntando a favorire i giovani perché si dedichino alla scrittura ed alla lirica. Non salta un numero e la cadenza bimestrale lo coglie al numero 207 con la morte.

La rivista da lui fondata, continua ancora oggi, con immutata cadenza bimestrale, sotto la guida dei figli Lorenza e Pietro. Accanto alla rivista per dare ancora opportunità di emergere per i giovani dà vita al premio letterario di narrativa, poesia e saggistica con oltre dieci edizioni riservate ai giovani, oltre che ai componimenti in lingua straniera: il premio continua ancora oggi dopo aver celebrato le nozze d’oro.

Intenso il rapporto con il mondo universitario: la produzione letteraria di Italo Rocco è stata oggetto di diverse tesi di laurea, ma l’Università degli Studi di Salerno ha realizzato, direttore il prof. Alberto Granese, “Gli indici” per consentire di individuare a partire dal primo numero unico, in lingua francese, dal titolo “La voix de l’ècole” tutte le tematiche e gli Autori del panorama letterario di cui la rivista si è occupato. Il primo volume, curato da Antonio Elefante dal 1961 giunge al numero 254 relativo al bimestre novembre-dicembre 2007.

Il Comune di Battipaglia, che lo annovera tra i suoi figli migliori, in occasione del ventennale della scomparsa, ha dedicato una cerimonia commemorativa proprio venerdì 7 febbraio 2020 dal titolo è “Italo Rocco poesia e umanità”.

Dopo il saluto istituzionale della sindaca, dr.ssa Cecilia Francese e l’introduzione dell’Assessore allo sviluppo urbano ed economico Davide Bruno interverranno l’avv. Enrico Giovine, il prof. Alessandro Di Napoli e padre Ezio Miceli che approfondiranno i temi dell’impegno civile, della poetica e del senso religioso.

Saranno rese anche brevi testimonianze da parte dell’on. Alfonso Andria e del prof. Carlo Di Lieto. Saranno recitate alcune tra le più significative liriche della produzione di Italo Rocco ed il prof. Michele Alessio interpreterà al piano due liriche musicate dal maestro Alfonso Lo Schiavo dal titolo “Fa’ che io veda” e “All’alito del vento”; il canto è affidata alla voce del soprano Bianca Galante della Compagnia Teatrale “Giuseppe Verdi” di Salerno.

Per coloro che non riusciranno ad essere presenti sarà possibile seguire la diretta fb  https://www.facebook.com/battipaglia1929/

 

 

 

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