Covid: «Prego, favorisca i documenti» al ristorante si chiede la patente

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A tavola con il documento di riconoscimento dopo l’ultima ordinanza firmata dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Una decisione necessaria dopo i falsi dati consegnati da clienti in locali dove si è poi scoperto qualche caso di Covid-19. Il debutto della nuova ordinanza ieri.

Il Mattino propone una serie di dichiarazioni tra favorevoli e contrari. Paolo Gramaglia, patron del President di Pompei. «Accetteremo qualsiasi richiesta per aiutare le istituzioni nell’allertare i clienti dopo eventuali contagi». Mentre Monica Neri di Mame Ostrechina

«Siamo passati dall’instaurare un rapporto di fiducia con i clienti, che accolgo come se fossero a casa mia, all’esserne i controllori, e lo trovo davvero spiacevole. Ho scelto di essere una ristoratrice, non una poliziotta»

18 Commenti

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  • Allora anche sui mezzi pubblici si dovrebbero fornire le generalità ?

  • La patente e un documento di identità a tutti gli effetti!! Nn capisco dov’è il problema.

  • Sono pienamente d’accordo con il Presidente della Campania De Luca. L’ultima ordinanza di mostrare il documento al ristorante e’ giustissima

  • Non entrate in ristoranti che non rispettano l’ordinanza Covid-19. Figuriamoci cosa accade nelle cucine…

  • Ieri sera, alla richiesta di un documento, ho chiesto al gestore del locale di parlare con il responsabile dei dati personali e di farmi vedere come questi ultimi venissero trattati, nel rispetto dell’ultimo GDPR. Ha desistito e si è accontentato di nome e cognome.

  • Una cosa del genere la può ordinare il prefetto su decreto ministeriale e non un governatore.

  • Sull’anticostituzionalità e illegittimità di quest’ultima Ordinanza non vi è dubbio alcuno non essendo i ristoratori dei pubblici ufficiali. Chiaramente non è un problema mostrare il documento al ristorante anche se avrebbe senso farlo in ogni esercizio commerciale, in ogni lido balneare, in ogni mezzo di trasporto ecc. non comprendo questo sparare a casaccio di De Luca e questo accanirsi contro i ristoratori. La cosa che mi preoccupa è che piano piano ci stiamo abituando a delle riduzioni di libertà e al calpestamento di diritti individuali per i quali i nostri avi hanno combattuto e sono morti il secolo scorso. Credo che abbiano perso un po’ tutti la testa, istituzioni in primis.
    Attendiamo che vengano desecretate le relazioni del comitato tecnico scientifico che il Governo tiene nascoste. Perché non si tratti di una nuova Ustica o di un nuovo caso Moro nel senso che a distanza di decenni non si riesce a conoscere la verità.

  • Va bene con l’ultima ordinanza di De Luca, ci vuole vigore in certe circostanze, bisogna sconfiggere questo nemico invisibile, quindi basta piagnistei, altrimenti chiudete se non vi conviene.

  • Il problema è fin quando ci sarà gente che va nei locali publici e da false generalità, chi sa per quale scopo, non pensando che è anche per il loro bene perché nel caso di altre persone risultate infette, gli stessi devono essere controllati per il loro bene e quello altrui… Poi si devono adottare per forza queste leggi, incostituzionali o no, ma in questo momento indispensabili.

  • Anche io sono d’accordo con l’ordinanza di De Luca,non ho niente da nascondere ,anzi, se qualcuno volontariamente denuncia false generalità ed è positivo in un locale dove sono andato ,sicuramente lo denuncerei all’autoritá giudiziaria per attentato alla salute pubblica oltre ad intentare un risarcimento di natura civile tramite il mio avvocato.

  • De Luca non ha fatto bene,ha fatto benissimo!.Non ti attieni alle regole?Allora sei un ristoratore poco serio in generale e me ne esco dal locale,come ho fatto ieri sera con i miei amici

  • Ecco qua! Sanno iniziando a schedarci in tutto e per tutto!

    BIG BROTHER IS WATCHING YOU e ti sputa pure nguoll e gli facciamo pure l’applauso!

    Stamm nguaiat!!!

  • Quindi vuol dire che dopo un anno che non scendo a casa, manco na pizza al ristorante mi posso anda a fare.

  • Al primo che dice che e’ giusto, zio cane, se gli devono entrare ogni giorno in casa per vedere quello che si mangiano e sequestrargli ogni grammo in cibo in piu’ e darlo al regime.

    Cosi vediamo se capiscono dove stiamo finendo sti beoti.

  • Siente ‘o documento ca te piace o t’allamiente

    ‘O documento nun to voglio da’

    Me ne passa p’o cazzo da Digos

    To voglio dicere to voglio canta’

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