Campania, zona arancione: ecco cosa cambia da lunedi

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La Campania diventa zona arancione Covid19. È quanto si legge in una nuova ordinanza, relativa al contenimento del Covid-19, che sarà firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza. Tra le novità principali, si potrà tornare ad uscire di casa e muoversi all’interno del proprio Comune senza dover portare l’autocertificazione, anche se resta l’obbligo del coprifuoco dalle ore 22 alle 5 . Restano vietati gli spostamenti da un Comune all’altro, oltre a quelli tra province e regioni.

I centri commerciali restano chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Altra novità è che il monitoraggio sulla classificazione nell’area sarà ogni 7 giorni e non più ogni 14. Il Governo Conte ha deciso di rivedere la classificazione del livello di rischio della Campania, su indicazione dell’Istituto Superiore di Sanità, alla luce dei dati del monitoraggio sull’andamento dell’epidemia del Coronavirus, che dopo il mese nero di novembre, hanno cominciato a registrare negli ultimi giorni un trend in miglioramento. Nel pomeriggio di ieri si era tenuta la Conferenza Stato-Regioni con il premier e il ministro Francesco Boccia.

Dopo il Dpcm del 3 novembre che ha introdotto la classificazione delle aree di rischio in base ai colori giallo, arancione e rosso, la Campania è stata dichiarata zona gialla, a rischio moderato, dal 3 al 14 novembre. Poi, il 15 novembre ha cambiato colore, dopo un’ispezione del ministero della Salute, che ha passato al setaccio i dati sui ricoveri, diventando zona rossa. Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità.

Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio Comune. Sono comunque consentiti gli spostamenti, verso qualsiasi area, che siano strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, se prevista. Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno.

Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori. Chiuse attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.

4 Commenti

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  • In pratica non cambia niente visto che quando era zona rossa le greggi pascolavano tranquillamente in città.. Solite doppie file in in zona orientale, gente a spasso senza motivo, senza cani e senza autodichiarazione, controlli nulli…
    Prepariamoci a terza ondata…. Ormai VOI siete abituati a 900 morti al giorno, io per fortuna non ancora…

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