Luigi Snichelotto: “Pronto a dare una mano per l’acquisizione dei granata”

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“Sono pronto a dare una mano per l’acquisizione della Salernitana”. Lo dichiara Luigi Snichelotto, imprenditore, presidente di Assomime. E’ molto conosciuto per il suo ruolo in McDonald’s: è partner per le province di Salerno e Potenza. Snichelotto precisa però che il passo avanti è a titolo personale, da imprenditore, come figlio adottivo di Salerno e innamorato della città.

LA NOTA UFFICIALE

«È una grande gioia rivedere la “US Salernitana 1919” tornare in serie A dopo più di 23 anni. Un’emozione, un orgoglio per tutti noi: cittadini, tifosi, sportivi, istituzioni, imprese. Una gioia fortissima che, per un attimo, ha trasportato la mente lontana dalle difficoltà che hanno attraversato tutti noi negli ultimi 15 mesi, fatti di restrizioni, chiusure e sacrifici indescrivibili. È un legame inscindibile con la città di Salerno.

Sono arrivato a Salerno molto giovane ed ho imparato ad amarla, a riconoscermi e ad identificarmi in una città che mi ha accolto, strettamente intrecciata con la storia familiare di mia moglie. La Salernitana in Serie A è un bene per tutti e di tuttidei tifosi e dell’intero territorio. Un Club calcistico in Serie A porta con sé significati e connotazioni differenti: può voler dire “attrarre – ospitare – ristorare – trasferire”.

Attrarre, un territorio sempre più alla ribalta nazionale ed internazionale, quindi flussi di visitatori che troveranno un territorio ricco di bellezze paesaggistiche ed archeologiche; ospitare, pernottamenti nei tanti alberghi, B&B etc., calciatori di fama mondiale e tanti nuovi visitatori ed estimatori dall’Italia e dall’estero; ristorare attraverso il comparto del “fuori casa”, così ben strutturato ed organizzato, offrendo le più variegate forme di ristorazione presente sul territorio; trasferire quindi attivare una rete di trasporti da e per i nostri territori, dagli aeroporti regionali presenti, a tutte le altre tipologie di viaggio.

Una potenziale ricaduta economica resa disponibile per tutti i comparti del turismo, commercio, impresa etc. L’intero territorio salernitano e regionale vedrebbe, così, una nuova possibilità di ripresa e sviluppo. Senza considerare il rafforzamento della nostra identità cittadina, provinciale e regionale in un Meridione che da troppi anni attende opportunità di riscatto.

Salerno è una città meravigliosa, sanguigna, fatta di gente coraggiosa ed operosa, come insegna la locuzione “macte animo” che contraddistingue il Club. Quindi, penso e propongo una riflessione, spero non troppo utopica, non conoscendo i termini economici e valutativi della cessione, che ritengo molto onerosi ed alla portata di soli pochi facoltosi ovviamente e lo faccio in punta di piedi e nel totale rispetto dell’attuale proprietà del club e di tutta la sua famiglia, a cui vanno riconosciuti i meriti di questo storico traguardo acquisito alla città, ma semplicemente riflettendo, attenendomi alle regole annunciate della Federcalcio sulla incompatibilità di proprietà contemporanea di due club nella massima divisione.

In sintesi, penso che si potrebbe considerare la possibilità di una partecipazione collettiva dal territorio, per creare tutti insieme un gruppo di persone che possano mettere le proprie disponibilità per raggiungere una cifra che possa consentire l’avviamento e il consolidamento di questa operazione, aiutati da ottime banche locali e presenti in tutto il territorio e, non ultime, le istituzioni che governano il territorio.

Una sorta di azionariato diffuso, con regole, meccanismi ed aspetti organizzativi e gestionali da definire, tutto ciò cercando di recuperare quello spirito di partecipazione sportiva che ci fu insegnato storicamente e che negli ultimi decenni si è andato sempre più sbiadendo, lasciando il posto al denaro e alla speculazione che oramai la fanno da padrone in troppi campi dell’intelletto umano.

Lo vediamo da quanti club, in giro per l’Italia e nel mondo passano di mano verso investitori internazionali che, ovviamente e legittimamente, fanno del profitto il paradigma principale della loro azione. Vogliamo questo? Quindi, tentar non nuoce! È una proposta, nessun velleitarismo personale, ma voglia di partecipazione e condivisione, senza voler speculare o rimetterci soldi ma dimostrare che possiamo essere altruisti e collaborativi fattivi per il fine comune della collettività».

Questo il pensiero di Luigi Snichelotto, imprenditore e presidente associazione “AssoMiMe” (Mezzogiorno Italia Mediterraneo Europa), che rilancia, lanciando un appello al mondo dell’impresa salernitana e campana.

«La Salernitana porterà in alto il nome di Salerno, della Campania e del Meridione favorendo lo sviluppo economico, spero per lungo tempo. Sono pronto e propongo un progetto di ampio respiro che cerchi di fare della Salernitana un team competitivo, con una formula “solidale”.

Per questo lancio un appello a tutti gli altri imprenditori salernitani e campani a creare una cordata tesa all’acquisizione del Club: tutti insieme, per rilevare la società. Creare una rete di imprenditori, senza scopi speculativi, ma spinti solo dal senso di responsabilità. Un network fondato sul concetto di solidarietà, di vicinanza alla città, per restituire ai territori parte del sostegno che ciascuno di noi riceve da essi.

Un team coeso, per fare in modo che la vittoria non vada dispersa con possibili acquisizioni estere (come spesso accade nel mondo del calcio), ma rimanga ancorata alla città, al territorio, per preservare l’identità collettiva e la storia della Salernitana, il legame con i tifosi, con il nostro Sud, fondata sui valori imprescindibili dello sport: educazione, rispetto, collaborazione, risultato, integrazione, inclusione ed appartenenza. I risultati, poi, verrebbero da uno spirito di sana competizione, disciplina e costanza, impegno e sacrificio», continua Snichelotto.

“Sono consapevole che l’investimento sia importante e non alla portata del singolo investitore, se non in casi diversi dal nostro ed anche connotato da una buona dose di rischio, ma sarebbe un onore partecipare e fare l’impresa, tutti insieme – conclude Luigi Snichelotto –  La Salernitana ha dimostrato in questi anni uno spirito indomito, da vero combattente, con la rinascita dalla Serie C alla Serie A di oggi. Una vera testimonianza di tenacia e determinazione. Un impeto di entusiasmo per la città, che, come tutta Italia, guarda con fiducia al futuro e nel rilancio post pandemia. Una storia, un’impresa importante, quella realizzata dalla squadra, che ci deve far riflettere. Io ci credo. Chiedo agli imprenditori di crederci per dar vita a una cordata virtuosa che possa disegnare il futuro dell’US Salernitana 1919. Insieme possiamo farcela”.

62 Commenti

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  • È un pazzo! Una cordata di imprenditori salernitani già c’è stata 40 anni fa e andò a finire male. Ma questo di calcio non capisce nulla in 2 anni torneremo in serie D, e poi dove era fino ad oggi? Perché non l’ha acquistata in serie B? E poi immagino questa società ognuno avrà le sue idee e non hanno capito che c’è solo da buttare soldi e quando se ne accorgeranno sarà la fine del calcio a Salerno.

  • Condivido il pensiero, credo purtroppo utopistico, in quanto sono quasi certo che nessun imprenditore campano, ma soprattutto della provincia salernitana sia interessato per motivi storici, pochi lo hanno fatto e nessuno è riuscito nell’impresa della massima serie, ma anche del mantenimento di una categoria come la serie B, poi di tipo culturale e di mentalità, ancora troppo provinciali, basta vedere il senso di responsabilità nei festeggiamenti e ancor di più nei confronti della proprietà sempre critica, imbarazzante nei giudizi, addirittura lesivi nei confronti di alcuni dirigenti e del titolare ed infine di tipo economico finanziario, dovuti alla crisi profonda che attanaglia il paese e non solo a causa del covid-19 e dall’elevato investimento di quasi 100milioni di euro di cui la metà per l’acquisizione delle quote sociali e l’altra metà per costruire una squadra che possa restare nella massima serie

  • Articolo per dare aria alla bocca.
    La società è già stata ceduta, chist mo s’arricord ca vo fa na cordata.
    Un pò di pubblicità fa sempre bene.

  • Evitiamo stupidaggini, please. Se si vuole mantenere la categoria, ci vuole gente scafata.

  • Stiamo tranquilli, era prevedibilissimo che sarebbe venuto fuori di tutto…..aspettiamoci un buon numero di pseudo Calà Campana e speriamo….d’altronde Lotito sapeva che non poteva tenerla in serie A….e solo un pazzo non si sarebbe premunito con una cessione in mano…. io credo (o spero ?) che tra qualche giorno salti fuori qualcosa di serio già contattato mesi fa (Della Valle ?)
    Altrimenti una cordata seria che guidi un azionariato popolare

  • Gli imprenditori Salernitani lasciateli dove stanno….è meglio. L’unico nome serio sentito fin’ora è Della Valle, ma credo siano voci senza fondamento. Purtroppo. Lotito sarà rimpianto, sicuro. Considerando il fatto che molti negli ultimi Anni rimpiangevano Aliberti, che ci ha portato in A, è vero, ma anche fatto fallire. Lotito ti ha portato in A, con una Società sana, e senza debiti. Fate le vostre considerazioni….

  • I pazzi se non mangiano, aprono bocca. Ungere l’anello debole della catena. I pazzi non hanno nulla da perdere. Tutto da guadagnare. Altrimenti il diluvio universale arriva presto. kill -9 -1

  • L’azionariato diffuso torna ogni tanto sulla bocca della gente, quella in cerca di visibilità senza avere i soldi. Una intervista e il tuo nome rimbalza, tanto mica ti stai impegnando tu!? La gente dell’armiamoci e andate ?

  • Ecco la storia….obbiettivo serie B, si spende un po’ e si chiamano i tifosi allo stadio…10.000 …..15.000( fino alla lega Pro gli incassi al botteghino sono rilevanti).
    Serie B, prestiti e giovani promesse Lazio…il budget da rischiare per salire in A è alto….quindi al massimo rischiare piccole passività da coprire a bilancio con plusvalenze coperte da acquisti della società collegata S.S. Lazio ?, ecco il capolavoro……venduta in B la Salernitana non offriva adeguato ricavo ….senza spendere soldi è riuscito con 4 soldi a portare la Salernitana in serie A.
    Ora se prende 30 milioni di euro, le due società( figlio e cognato) avranno in tasca 15 milioni a testa ( almeno 10 milioni di guadagno netto).

  • Comprare una squadra in A per 30 milioni di euro conviene ….
    Bricofer?
    Ma-Donald?
    Pubblicità a costo zero….poi mal che vada c’è il ?

  • Assolutamente da non prendere in considerazione questa opzione serve una persona che capisca di calcio e non una cordata che alla fine non porta a nulla di buono.Troppe teste in una sola cosa non hanno mai fatto bene…

  • Ma quale imprenditore serio si mette a combattere a Salerno dove c’è una parte giornalai di bassa serie D che non capisce una mazza di calcio e rema contro….e pseudotifosi che come vanno male le cose abbandonano la squadra…. vedi 2 anni fa contro il Cosenza ed il venezia!!???

  • È certamente una proposta abbastanza fantasiosa: sarà impossibile trovare imprenditori salernitani disposti ad acquistare la proprietà della Salernitana!
    Molti tifosi rimpiangeranno gli attuali proprietari che, nell’arco di un decennio, hanno centrato un obiettivo ritenuto impossibile da parecchi gufi e pseudo tifosi che hanno osteggiato, soprattutto negli ultimi anni, Lotito e Mezzaroma x via della cd multiproprietà!
    Mi ha fatto immensamente piacere vedere che tt i contrari ai cosiddetti laziali siano stati fortemente sbugiardati. Ora la ns squadra del cuore è in serie A e mi auguro che Lotito abbia chiaro in mente cosa è meglio x la Salernitana: sono certo che qualunque scelta farà sarà la migliore soluzione x noi veri tifosi!
    Forza Salerno e SAAAAAAAlernitanA!

  • Come ti chiami,perchè quando c’è ne era bisogno non ti sei fatto avanti allora?E bello ora in serie A è vero???

  • Ancora con ste cordate?Andate altrove,abbiamo gia dato con le cordate.

  • LOTITO non è sciocco sa a chi deve passare la mano .Si vede che questo personaggio fa pubblicità

  • Per favore parliamo di cose serie, appello ai giornalai non cominciate a rompere con interviste surreali… Ma veramente pensate, che per come è fatto Lotito, non abbia già pensato a tutto…. Per favore andate a sentire le conferenze di cala

  • Ma dove stavano queste cordate salernitane allorquando il club aveva bisogno di aiuto….ora arrivano questi improvvisi innamorati della Salernitana,di Salerno e della città che dichiarano di essere innamorati e di volere dare una mano.
    Mi auguro che Lotito lasci la società in ottime mani,come sono state le sue, ma di non cederla ad avventurieri e improvvisati imprenditori….ufficiali giudiziari,messe in mora e procedure concorsuali ne abbiamo avute a iosa negli anni.

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