Covid, dal registro presenze alle posate monouso: le regole per i centri estivi

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Dal “registro di presenza” per consentire il tracciamento di eventuali contagi all’obbligo di mascherine per gestori e bambini sopra i 6 anni, dalle posate monouso agli ingressi scaglionati. Sono disponibili le linee guida per la riapertura dei centri estivi – e in generale delle attività educative e ricreative destinate a bambini e ragazzi – contenute nell’ordinanza firmata dai ministri della Salute Roberto Speranza e della Famiglia Elena Bonetti

Le regole anti Covid disciplinano i centri di attività diurni, ma anche i campi estivi che prevedono il pernottamento e dovranno essere seguite da tutti gli enti che organizzano, dagli asili nido alle parrocchie, dagli enti culturali agli scout, dalle scuole di danza ai poli museali

Alla base delle linee guida ci sono sempre il distanziamento sociale e l’uso delle mascherine, e negli spazi in cui si svolgono le attività – parchi, spiagge, giardini, aree gioco, orti – il gestore degli spazi deve regolarmente garantire la pulizia delle superfici e degli oggetti e posizionare cartelli informativi sulle regole da rispettare

Si raccomanda poi sempre, in ottica di prevenzione del contagio, di igienizzarsi frequentemente le mani, non tossire o starnutire senza protezione, mantenere quanto più possibile il distanziamento fisico ed evitare attività che prevedano assembramenti, non toccarsi il viso con le mani, pulire frequentemente le superfici con le quali si viene a contatto e arieggiare frequentemente i locali

REFERENTE COVID – Gli operatori, animatori e volontari dovranno essere opportunamente informati e formati sui temi della prevenzione di Covid-19 e il gestore deve individuare un referente per Covid-19 all’interno della propria struttura che sovraintenda il rispetto delle disposizioni previste nelle linee guida

REGISTRO DI PRESENZA – Il gestore deve prevedere un registro di presenza di chiunque sia presente alle attività, per favorire le attività di tracciamento di un eventuale contagio da parte delle autorità competenti. Il gestore deve mantenere il registro per 14 giorni

GLI SPAZI – L’accesso alle attività deve avvenire tramite iscrizione ed è consigliato predisporre spazi dedicati a ospitare i minori e gli operatori, educatori e animatori, anche volontari, che manifestino sintomatologia sospetta

È fondamentale l’organizzazione in gruppi e l’organizzazione di una pluralità di diversi spazi o aree per lo svolgimento delle attività programmate. Il rapporto numerico fra operatori, educatori e animatori, e minori accolti, deve essere definito al fine di rispettare le disposizioni in materia di distanziamento fisico e sicurezza

È opportuno privilegiare il più possibile le attività in spazi aperti all’esterno, anche se non in via esclusiva, e tenendo conto di adeguate zone d’ombra. Il numero massimo di minori accolti deve tenere conto degli spazi e dell’area disponibile, delle raccomandazioni sul distanziamento fisico, nonché del numero di persone presenti nella stanza, del tipo di attività svolta e della durata della permanenza quando le attività si svolgono in spazi chiusi. In caso di attività in spazi chiusi, è raccomandata l’aerazione dei locali

ATTIVITÀ CON NEONATI O BAMBINI 0-3 ANNI – Gli operatori, educatori e animatori, non essendo sempre possibile garantire il distanziamento fisico dal bambino, devono utilizzare ulteriori dispositivi (es. dispositivi per gli occhi, viso e mucose) oltre alla consueta mascherina chirurgica. Qualora vengano utilizzati prodotti disinfettanti, si raccomanda di fare seguire alla disinfezione anche la fase di risciacquo, soprattutto per gli oggetti, come i giocattoli, che potrebbero essere portati in bocca dai bambini

GITE E PERNOTTAMENTO – È consentito organizzare gite e visite in giornata, ma anche con pernottamento. In questo secondo caso il gestore dovrà prevenire la condivisione di spazi comuni per i pernottamenti, e comunque assicurare la distanza di almeno un metro fra i letti, con eventuale inversione alternata delle testate degli stessi e assicurare la distanza di almeno un metro anche durante l’igiene personale dei minori

Inoltre giornalmente deve essere misurata la temperatura corporea, si deve mantenere sempre distinta la biancheria di ogni persona, la biancheria deve essere pulita almeno una volta alla settimana, o comunque prima dell’utilizzo da parte di un’altra persona. Infine è consigliato prevedere un erogatore di gel idroalcolico per le mani all’ingresso di ogni camera o tenda, se possibile, altrimenti in aree predisposte e di facile accesso

I PASTI – Se sono previsti pasti, gli operatori, educatori o animatori, anche volontari, devono lavarsi le mani prima di preparare il pasto e dopo aver aiutato eventualmente i bambini. Si devono sempre utilizzare posate, bicchieri e stoviglie monouso, possibilmente biodegradabili, anche al di fuori dei pasti, ed è possibile ricorrere a un servizio di ristorazione esterno, purché i pasti siano realizzati secondo la normativa vigente. I fornitori esterni, come ogni soggetto esterno al gruppo, devono rispettare le indicazioni dei protocolli

CESTINI CON APERTURA A PEDALE – Il gestore deve garantire l’igiene e la salute durante le attività. Il gestore deve prevedere sufficienti scorte di mascherine di tipo chirurgico, sapone, gel idroalcolico per le mani, salviette asciugamani in carta monouso, salviette disinfettanti e cestini per i rifiuti provvisti di pedale per l’apertura, o comunque che non prevedano contatto con le mani

SPAZI APPOSITI PER CASI SOSPETTI – Se qualcuno ha una temperatura sopra 37.5 gradi o un sintomo compatibile con il Covid, va posto in una area separata di isolamento dagli altri minori sotto la vigilanza di un operatore possibilmente vaccinato

INGRESSI SCAGLIONATI – I gestori devono prevedere punti di accoglienza per l’ingresso e per l’uscita: è importante che la situazione di arrivo e rientro dei bambini e degli adolescenti, da e per la propria abitazione, si svolga senza comportare assembramenti presso gli ingressi delle aree interessate. Gli ingressi e le uscite devono essere scaglionati. Nel punto di accoglienza deve essere disponibile una fontana o un lavandino con acqua e sapone o, in assenza di questa, gel idroalcolico per l’igienizzazione delle mani del minore, prima che entri nella struttura

DISABILI, RAPPORTO 1 A 1 CON OPERATORI – L’ordinanza chiede per i più fragili “particolare attenzione e cura” anche potenziando la presenza di educatori “fino a portare eventualmente il rapporto numerico a un operatore per ogni bambino inserito”

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