Sul sito dedicato alla certificazione verde, messo a disposizione dal governo, viene spiegato come avviene la
verifica della validità del documento
La certificazione è richiesta dal verificatore all’interessato, che mostra il relativo QR Code in formato digitale o cartaceo. L’app VerificaC19 legge il codice, ne estrae le informazioni e procede con il controllo del sigillo elettronico qualificato
L’app mostra graficamente l’effettiva validità della certificazione nonché il nome, cognome e data di nascita dell’intestatario
L’interessato, su richiesta del verificatore, esibisce un proprio documento d’identità in corso di validità ai fini della verifica di corrispondenza dei dati anagrafici presenti nel documento con quelli visualizzati dall’app
Gli operatori che possono verificare la certificazione sono i pubblici ufficiali, il personale addetto ai servizi di controllo dell’attività d’intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi, i soggetti titolari di strutture ricettive e dei pubblici esercizi per i quali serve il Green pass, il proprietario o il legittimo detentore di luoghi o locali in cui si svolgono eventi e attività con obbligo di certificazione verde, i gestori delle strutture che erogano prestazioni sanitarie
Sono esentati dall’obbligo di Green pass coloro che hanno idonea certificazione medica, mentre in zona bianca è valida per 9 mesi la certificazione verde ottenuta dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino. Nelle zone gialla, arancione e rossa il Green pass è valido per accedere a tutti i servizi e le attività consentiti e alle condizioni previste
La certificazione verde serve per svolgere attività sportiva al chiuso in palestre, piscine, circoli sportivi e centri benessere, ma anche per accedere agli stadi e nei palazzetti dello sport, sempre restando i limiti di capienza stabiliti in base al colore della zona
Il Green pass serve anche per sedersi ai tavoli al chiuso di ristoranti, bar, pub, pasticcerie e gelaterie in zona bianca. Non è necessario per i tavoli all’aperto o per le consumazioni al bancone. Il decreto prevede inoltre l’ingresso con il Green pass “nelle zone gialla, arancione e rossa, laddove sia consentito e alle condizioni previste per le singole zone”
Obbligo di certificazione anche per numerose attività come spettacoli aperti al pubblico, musei, mostre, sagre, fiere, convegni e congressi, centri termali, parchi tematici e di divertimento, centri culturali, sociali e ricreativi, sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò
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