Fuoriclasse pluridecorato con la maglia del Bayern Monaco e della Nazionale francese, oggi pilastro e raggio di luce della Salernitana che sogna ancora l’impresa salvezza. Talento cristallino e sopraffina tecnica individuale, Franck Ribery regala ancora sprazzi d’alta scuola nonostante i suoi trentotto anni già compiuti. Il calciatore a disposizione del nuovo tecnico granata, Davide Nicola, ha concesso un’interessante intervista alla redazione di Sky Sport parlando ovviamente della missione salvezza dei granata:
«Io ci credo, abbiamo ancora tre mesi e mancano tante partite. Sono quel tipo di persona che non può lasciare il suo gruppo e la sua squadra, io vado ovunque con la mia squadra, anche a fare la guerra. Sono arrivati nuovi giocatori, un nuovo presidente, un nuovo direttore sportivo e anche un nuovo allenatore e abbiamo visto subito che qualcosa è cambiato. Crediamo a questo obiettivo e, se continuiamo così, nella vita può arrivare tutto. Ho un obiettivo, voglio salvare la Salernitana: per me sarebbe come un trofeo».
IL NEO MISTER DELLA SALERNITANA NICOLA
“Nicola? Di lui mi è piaciuto il discorso che ha fatto prima della partita contro il Milan nello spogliatoio. Quando c’è passione e cuore è così, il suo discorso mi ha toccato: ha parlato ai giocatori come si fa con una famiglia, con un gruppo. Questo mi ha toccato dentro, messaggi così ti danno adrenalina, forza e motivazione“.
SCUDETTO E PALLONE D’ ORO
“Per lo scudetto direi Milan, anche per Ibrahimovic. Lo merita come persona e come giocatore, per quello che ha fatto nella sua carriera. Mi piacerebbe se il Milan vincesse per lui. In Champions vedo il Bayern Monaco, il Liverpool e forse anche il Psg. Dipende solo da loro, hanno squadre forti e grandi giocatori. In questi casi a fare la differenza è il gruppo.
Lewandowski per me è al momento l’attaccante numero uno, il più forte del mondo negli ultimi due tre anni. Lavora molto e gli piace aiutare la squadra, questo nei campioni fa la differenza: anche se lui gioca e fa tre gol, pensa subito alla prossima partita. Penso che avrebbe meritato il Pallone d’Oro, anche l’anno prima. Mbappé è il più forte in generale, lui sa di avere grandi qualità ma non si monta la testa. Fa il suo lavoro, gioca, si diverte. Per lui è un piacere e questo è bello quando lo si vede giocare“.
VLAHOVIC
“Quando io sono stato a Firenze, per sette mesi ha fatto qualcosa di incredibile. È stato importante per lui capire che deve continuare così, adesso è alla Juve e la Juve è una grande società, una grande squadra con dei grandi giocatori. C’è una pressione più grande. Il consiglio che posso dargli è di non pensare troppo, deve solo continuare a lavorare come sta facendo: ha la giusta mentalità e ha tutte le capacità, è forte. È normale che la gente di Firenze sia arrabbiata con Dusan, ma credo che abbiano capito che è andato via perché il calcio è così. Penso che dovrebbero ringraziarlo per ciò che ha fatto a Firenze“.
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