Un’opportunità – è stato spiegato – per trattenere sul territorio i migliori talenti, supportare i giovani nel mettere in campo le conoscenze apprese durante il percorso universitario e fornire una concreta opportunità di sviluppo professionale, ma anche per attrarre al Sud nuove risorse qualificate in un ecosistema formativo di eccellenza.
In uno scenario di trasformazione digitale che vede un costante aumento degli attacchi informatici, cresce l’importanza della cybersecurity: di recente è stata introdotta l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn), mentre il Pnrr prevede nelle sue diverse missioni investimenti per 623 milioni di euro da destinare a presidi e competenze di cybersecurity nella PA, oltre a fondi per la ricerca e la creazione di partenariati su temi innovativi, tra cui la sicurezza informatica. Proprio in ambito Pnrr, l’Università di Salerno è capofila di un programma nazionale sulla Cybersecurity a testimonianza dell’impegno che l’Ateneo rivolge allo studio e alla ricerca in questo settore, in un’ottica fortemente multidisciplinare. (ANSA).
Anni fa venne data la notizia della creazione di una “sylicon Valley”italiana a Salerno. Ricordate come è finita? Milioni di contributi pubblici rubati!