Paulo Sousa continua a puntare su Krzysztof Piatek e ora sta all’attaccante polacco ripagare il tecnico lusitano della fiducia. A digiuno da 783 minuti, per l’esattezza dal terzo minuto della sfida interna con la Cremonese dello scorso 5 novembre, quando mise a segno il suo terzo gol stagionale, la punta prelevata in estate dalla Salernitana dall’Herta Berlino intende sbloccarsi contro il Monza.Dopo aver iniziato la stagione in maniera positiva, segnando tre reti (in casa della Juventus e all’Arechi contro Verona e Cremonese) nelle prime 9 apparizioni con il team dell’ippocampo, il pistolero ha smarrito la via del gol. Sia Nicola che Paulo Sousa non riescono a fare a meno di lui, sebbene la sua arma si sia inceppata da un bel po’ e nonostante il fatto che il suo nome non figuri nel tabellino dei marcatori da ben 10 partite (un’enormità per uno che di mestiere fa il realizzatore).
Rinunciare ad un elemento del calibro di Piatek, per la sua esperienza internazionale, per il suo lavoro oscuro, per l’aiuto che dà anche sui calci piazzati e in fase di non possesso, evidentemente non è semplice, anche perché per le sue caratteristiche il polacco è portato a rendersi utile anche come assistman, come già accaduto in due occasioni in stagione (a Firenze e a Lecce).
Ma di sicuro Piatek, poco incisivo da quando è rientrato dall’esperienza in Qatar con la nazionale polacca ai Mondiali, può e deve fare di più, anche perché errori come quello di Verona (risultato poi fatale per le sorti di mister Nicola) rischiano di pesare sul bilancio finale di una stagione. Il polacco non ha gradito nella scorsa gara casalinga i rimbrotti provenienti dagli spalti al momento della sua sostituzione, ma il modo migliore per dimostrare di meritare la fiducia dell’allenatore, dei suoi tifosi e della società (che in estate dovrà decidere se riscattarlo a titolo definitivo o meno) è far parlare il campo. Possibilmente a suon di pistolettate per festeggiare tanti altri gol in maglia granata.
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