Immigrazione, Figliolia: “Salerno non può più accogliere tutti, intervenga il Governo”

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Sono stanca del politicamente corretto, dell’omologazione al pensiero unico dominante, della retorica dell’accoglienza tout court che sfocia inevitabilmente nell’ipocrisia.

A Salerno è approdata la Sea Eye 4, che ha portato in salvo 114 migranti, l’ennesimo sbarco (il numero 30) in pochi mesi che mette seriamente in difficoltà anche un’amministrazione comunale efficiente come la nostra validamente supportata dall’azione della Prefettura e della Questura, come peraltro giustamente denunciato dall’assessore Paola De Roberto.

Di fronte all’emergenza, peraltro prevedibile, determinata dall’intensificarsi di fenomeni di immigrazione selvaggia che coinvolgono in larga misura anche minori, è allora necessario prendere le distanze dal leitmotiv della “città dell’accoglienza” sottolineando che gli sbarchi dell’ultimo periodo hanno determinato non solo la saturazione dei centri di raccolta ma rischiano di compromettere seriamente l’equilibrio della città riversando sul territorio le conseguenze di una politica dell’accoglienza sbagliata e superficiale che scarica sul Comune oneri e costi di gestione di una situazione emergenziale destinata ad avere risvolti preoccupanti anche a livello sociale.

Ora non si tratta di essere di destra o di sinistra, ma semplicemente persone di buon senso, per dire in modo realistico che non è possibile accogliere tutti, dal momento che gli arrivi in Italia sono quadruplicati e ormai fuori controllo. Che le amministrazioni non possono essere lasciate da sole nella gestione del fenomeno, altrimenti la situazione, nonostante gli sforzi encomiabili sostenuti dal Comune di Salerno, rischia di diventare esplosiva.

Dunque il Governo intervenga con fatti concreti e presto non dimenticando che è d’obbligo conciliare la difesa della dignità umana e l’attuazione dei principi di solidarietà con la necessità di garantire equilibrio, stabilità sociale e compatibilità delle risorse finanziare.

E’ il momento di passare dai proclami ai fatti!“.

E’ quanto ha dichiarato, in un comunicato stampa, Barbara Figliolia, presidente della Commissione Politiche sociali del Comune di Salerno

4 Commenti

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  • ma come, gli piacevano così tanto le “risorse”…adesso che non ci sono più le coop rosse, a lucrare sulla situazione, non piacciono più?

    p.s. x la redazione: ogni tanto pubblicate i commenti, anche quelli scomodi, come questo!

  • E quindi?
    Come si fa a passare dalle parole ai fatti?
    Ce lo spieghino
    Vogliono che intervenga il Governo. Ma se sono sempre e continuamente a criticare tutto e il contrario di tutto da quasi un anno ormai…
    Se il Governo legittimanmente eletto (e non come quelli raffazzonati che si sono succeduti negli scorsi dieci anni!) fa una decide di regolamentare le attività delle ONG viene aspramente criticato.
    Se chiede alla UE di farsi promotrice di un’azione comune sia verso i paesi di partenza (LIBIA e TUNISIA su tutte) oppure di coinvolgere tutti i 28 paesi della UE, dicono che sono i paesi degli amici sovranisti (UNGHERIA e AUSTRIA) che ostacolano le proposte della UE.
    Bisogna chiarire una cosa: se un migrante viene salvato da una nave ONG battente bandiera spagnola o tedesca od olandese, è come se avesse messo piede sul territorio di tale nazione…ad esempio: i 114 arrivati a Salerno 2 giorni fa sulla Sea EYE 4 (ONG tedesca) è come se fossero arrivati in GERMANIA, per cui andrebbero tutti e 114 trasferiti in un centtrodi accoglienza (HOTSPOT) sul territorio tedesco….L’Italia potrebbe essere solo il punto di appordo. Poi, immediatamente, con un ponte aereo si prendono e si trasferiscono a BERLINO o a Francoforte.
    Identica cosa potrebbe essere fatta per la OPEN ARMS (ONG Spagnola) o per altre navi delle ONG che operano nel Mediterraneo…
    i rappresentanti della UE che placidamente vivono a Bruxelles non sono minimamente intaccati dal problema che, come visto, nasce (e, nel caso dell’Italia) finisce a 3mila km lontano e, cioè, a LAMPEDUSA, con gli effetti che ricadono solo ed esclusivamente su tutto il popolo italiano e non su quelli dei 28 paesi che formano l’UE chem di fatto, è una unione solo sulla carta….

  • E quindi?
    Come si fa a passare dalle parole ai fatti?
    Ce lo spieghino
    Vogliono che intervenga il Governo. Ma se sono sempre e continuamente a criticare tutto e il contrario di tutto da quasi un anno ormai…
    Se il Governo legittimanmente eletto (e non come quelli raffazonati che si sono succeduti negli scorsi dieci anni!) fa una decide di regolamentare le attività delle ONG viene aspramente criticato.
    Se chiede alla UE di farsi promotrice di un’azione comune sia verso i paesi di partenza (LIBIA e TUNISIA su tutte) oppure di coinvolgere tutti i 28 paesi della UE, dicono che sono i paesi degli amici sovranisti (UNGHERIA e AUSTRIA) che ostacolano le proposte della UE.
    Bisogna chiarire una cosa: se un migrante viene salvato da una nave ONG battente bandiera spagnola o tedesca od olandese, è come se avesse messo piede sul territorio di tale nazione…ad esempio: i 114 arrivati a Salerno 2 giorni fa sulla Sea EYE 4 (ONG tedesca) è come se fossero arrivati in GERMANIA, per cui andrebbero tutti e 114 trasferiti in un centro di accoglienza (HOTSPOT) sul territorio tedesco….L’Italia potrebbe essere solo il punto di appordo. Poi, immediatamente, con un ponte aereo si prendono e si trasferiscono a BERLINO o a Francoforte.
    Identica cosa potrebbe essere fatta per la OPEN ARMS (ONG Spagnola) o per altre navi delle ONG che operano nel Mediterraneo…
    i rappresentanti della UE che placidamente vivono a Bruxelles non sono minimamente intaccati dal problema che, come visto, nasce (e, nel caso dell’Italia) finisce a 3mila km lontano e, cioè, a LAMPEDUSA, con gli effetti che ricadono solo ed esclusivamente su tutto il popolo italiano e non su quelli dei 28 paesi che formano l’UE che, di fatto, è una unione solo sulla carta….

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