Per il vettore privato i ragazzi avrebbero dovuto prendere i pullman SITA che raggiungono Amalfi via Tramonti-Maiori. Paradossale che lo stesso disagio non abbia interessato gli studenti di Scala. Nei giorni scorsi il sindaco Ivana Bottone, a nome di entrambi i comuni si era fatta sentire con l’azienda privata che, ripetiamo, espleta un servizio pubblico, pagato con soldi pubblici, per consentire il collegamento diretto tra Ravello e Scala con Amalfi, con autobus di lunghezza inferiore agli otto metri per poter transitare al restringimento che insiste dallo scorso 8 maggio, giorno del tragico incidente, con l’area che risulta ancora sequestrata. Ricordiamo anche – per chi non lo avesse ancora compreso – il servizio è prioritario per le esigenze della popolazione e poi per i turisti.
Intanto alcuni genitori di Ravello sono seriamente intenzionati a denunciare il caso ai Carabinieri: non è possibile che, in una società civile, ai nostri ragazzi venga negato il diritto al trasporto pubblico per andare a scuola. Sul caso è intervenuto il sindaco di Ravello Paolo Vuilleumier che ha chiesto ai rappresentanti dell’azienda le dovute spiegazioni e di garantire il servizio agli studenti di Ravello.
Il Comune di Ravello aveva anche esteso il servizio di trasporto pubblico intero con una nuova corsa per gli studenti da Sambuco per il centro in coincidenza con le corse Riccitelli che saranno attive, come da contratto, fino al prossimo 30 settembre.
Fonte Quotidiano della Costiera
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