“Premesso che – ha dichiarato il Sindaco Angelo Pasqualino Aliberti – la pianificazione dei servizi sanitari sul territorio in passato veniva discussa, come previsto dalla legge, nella Conferenza dei Sindaci del territorio interessato dall’ASL. Oggi rilevo che tutto si svolge a porte chiuse tra il Governatore e i suoi fedelissimi: l’atto aziendale dell’ASL di Salerno redatto dal Direttore Aziendale, che doveva essere approvato e pubblicato dalla Regione Campania più di un anno fa,non mi risulta sia stato discusso con i Sindaci dei Comuni interessati, né tantomeno approvato.
Non è per prendere il caffè che ho chiesto di incontrare nuovamente il manager dell’ASL. La mia battaglia per il ripristino dell’ospedale a Scafati è la rivendicazione di un diritto alla salute di un territorio ad alta densità abitativa, così come previsto dalla legge. Ed è per questo che da oggi ho deciso di cambiare atteggiamento nei confronti di chi si permette di prendere in giro i 60mila sca- fatesi che rappresento. Le garanzie verbali ottenute dal precedente incontro col manager ASL di riapertura del punto di primo soccorso, ma soprattutto dell’immediata implementazione dei posti letto, anche alla luce di una perizia tecnica che, a distanza di un anno dall’incendio della farmacia dell’ospedale, non è ancora stata consegnata, si sono rivelate una presa per i fondelli. È giunto il momento di utilizzare gli unici strumenti che abbiamo in democrazia per tutelare il nostro diritto
alla salute. Preannuncio ai miei concittadini che intendo attivare un ufficio legale all’interno del Comune per ricevere esposti e denunce relativi ai disservizi sanitari nella nostra ASL. Procederemo caso per caso a denunciare i vertici dell’azienda sanitaria qualora si ravvedano responsabilità della Dirigenza. Nel frattempo esporrò al Prefetto sia la situazione sanitaria del territorio che il silenzio dimostrato nei fatti dal Manager ASL alle mie richieste di incontro. Sottoporrò, inoltre, a tecni-
ci competenti le varie delibere ASL che spostano incredibilmente, come fossero noccioline, 4,5 milioni e mezzo di fondi nazionali su capitoli di spesa che vanno dalle ristrutturazioni antisismiche aquelle delle sale operatorie e di reparti già perfettamente funzionanti e ristrutturati. Il tempo delle chiacchiere e delle falsità è finito. I bugiardi responsabili della distruzione della sanità pubblica a favore di quella privata, che in campagna elettorale riaprono gli ospedali per poi cancellarli il giorno dopo, devono essere smascherati una volta e per sempre”.
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