È stata indebolita quella dell’anno scorso, non sono stati rimpiazzati i giocatori in uscita, non ne sono stati acquistati altri da serie A italiana.
Sarebbe stato più giusto raccogliere il grido di allarme di Sousa, altro che sostituzione.
Sbagliato l’atteggiamento di chi, incapace di assumersi responsabilità, continua a nascondersi dietro l’alibi della preparazione, dei calciatori disimpegnati e di altro.
Che c’entra la preparazione con la qualità? Nel calcio, da sempre, c’è chi può giocare in serie A e chi no.
Questo il punto“.
Sono queste le amare considerazioni di Andrea De Simone, ex parlamentare e presidente della Provincia, grande tifoso della squadra granata e socio del Salerno Club 2010, presieduto da Salvatore Orilia.
“Non prendiamoci in giro: la qualità di questa squadra è pessima, da ultimo posto in classifica e comunque non da serie A.
Avete visto il gioco combattivo delle nostre dirette concorrenti? Vedete tre squadre che possono finire dietro di noi? Ripeto fino alla noia: è stata costruita una squadra da ultimo posto.
Sono sicuro della buona fede – continua De Simone – ma ho seri dubbi sulle competenze dei responsabili della campagna acquisti.
A Firenze mi sarei aspettato almeno un gioco con il “sangue agli occhi” come si dice dalle nostre parti.
Perché anche in assenza di tecnica e qualità si può avere grinta e passione. Questi calciatori invece rinunciano.
Una offesa alle migliaia di salernitani a Firenze.
Una mortificazione per Salerno sportiva.
Io spero che in sala stampa, a confrontarsi con i giornalisti e nei club a parlare ai tifosi, ci vada il massimo responsabile della società. Non altri“.
Trovare i giocatori è questione di blasone (importanza della squadra), capacità di chi li cerca (scouting) e soldi. Primo punto: è normale che se un giocatore può scegliere tra noi e un’altra, tendenzialmente sceglie un’altra. La capacità di cercare, punto 2, non manca a nessuna squadra, ma oggi fare una squadra competitiva in serie A ha costi alti. Quindi: se chi si lamenta conosce uno sceicco lo portasse qua
meno male…
A Salerno c’è qualcuno che dice -FINALMENTE – le cose come stanno!
Le responsabilità della situazione attuale sono chiare e ineludibili
Dov’è il massimo dirigente e proprietario della US SALERNITANA?
Era così tanto impegnato ieri in affari più importanti da lasciar da solo l’AD Maurizio MILAN allo stadio a FIRENZE ad assistere allo spettacolo indegno offerto dalla squadra, Mister incluso?
INZAGHI, nonostante sia a SALERNO da ormai tanto tempo, non ha fatto meglio del suo predecessore…
La vittoria con la LAZIO non può e non deve essere un motivo di appagamento per lui e i giocatori
Forse, prima che accada l’irreparabile, fa bene a dare le dimissioni…