Ancora maggiore la stima per quanto riguarda l’elettricità, dove il taglio sarà dell’8% e con il servizio di maggior tutela per i clienti domestici non vulnerabili che resterà in vigore fino a luglio 2024. Il prossimo aggiornamento della bolletta da parte dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente sarà a fine marzo e farà riferimento al trimestre da aprile a giugno
“Le tariffe per i vulnerabili sono diventate il riferimento per il resto del mercato. La stragrande maggioranza dei clienti ormai è passata al mercato libero, e sono circa 3 milioni su 20 gli utenti vulnerabili per il gas e 4,5 milioni in tutela su 30 nell’elettrico”, ha dichiarato il presidente di Nomisma Energia Tabarelli
Secondo Tabarelli, “il risparmio medio per la famiglia tipo sarà di 76 euro per il gas all’anno, in base al calo di febbraio”, mentre per la luce “il risparmio sarà di 50 euro all’anno”
Assoutenti accoglie queste stime di calo come “una buona notizia” e “una eventuale riduzione delle tariffe del gas del 2% potrebbe spingere le società del mercato libero ad adeguarsi ai ribassi”
Discorso diverso per la luce: come evidenzia Assoutenti, “le bollette restano troppo care: hanno infatti registrato un +11,5% rispetto al 2021 e un +44,5% sul 2020”
Sul gas in particolare, “peccato che ci sia la tassa del governo che dal 1° gennaio ha rialzato l’Iva e gli oneri di sistema sul gas, altrimenti il calo sarebbe stato ben maggiore” osserva Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, secondo cui “senza Iva il calo sarebbe potuto salire all’11,9%. Una sovrattassa pari a 114 euro”
Secondo Tabarelli, le ragioni del calo sono “come al solito, da ricondurre al mercato internazionale dove la crisi del gas è dimenticata, le scorte sono altissime, la domanda è bassa grazie anche alle rinnovabili e al nucleare francese”
Tabarelli spiega ancora che “il calcolo della famiglia tipo sui vulnerabili cambia e passa ad un consumo medio di 1.100 metri cubi all’anno, contro i 1.400 precedenti, calo che dovrebbe avvenire anche per l’elettricità, dai precedenti 2.700 chilowattora all’anno a 2.000. Le famiglie vulnerabili sono più piccole, molte fatte da pensionati e, anche quelle numerose, per ovvie ragioni di povertà, consumano meno”
Per vulnerabili nel mercato del gas, l’Authority considera chi è in condizioni economicamente svantaggiate, soggetti con disabilità, hanno un’utenza in una struttura abitativa di emergenza dopo eventi calamitosi o hanno più di 75 anni di età
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