Blockchain: aumentate del 58% le aziende italiane che hanno ottimizzato i loro processi con token o smart contract

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Ormai termini come blockchain, cryptovalute e Bitcoin sono diventati di uso comune ma facciamo un breve riepilogo di cosa sono e come funzionano.

La blockchain è il sistema alla base delle cryptovalute, fu creato come sistema per certificare i documenti senza ricorrere ad avvocati o istituti. La blockchain infatti permette di inscrivere cambiamenti di stato come passaggi di proprietà o contratti nei suoi blocchi, una volta fatto questo il documento diventa unico ed inalterabile grazie ai sistemi di sicurezza intrinseci della blockchain. Proprio l’inviolabilità del sistema ne costituisce il valore principale, non avrebbe senso emettere una blockchain che abbia una qualsiasi minima falla nella sicurezza. Nel 2008 questa tecnologia fu applicata per la prima volta alla creazione di una moneta, il celebre Bitcoin.

Oggi ci sono centinaia di cryptovalute ed ognuna ha elaborato la propria blockchain con i propri protocolli, sistemi di mining, e organizzazione dei nodi. Restano comunque tutte quante degli archivi condivisi, questo significa che non esiste un solo server ad ospitare l’algoritmo, ma i dati sono condivisi con una serie di nodi.

    1. Il mercato delle crypto

Fino al 2016 l’esistenza dei Bitcoin era noto solo agli addetti ai lavori ed ai frequentatori del dark web dove, ancora oggi è la moneta più utilizzata. Poi sappiamo tutti quello che è successo, il valore del Bitcoin è schizzato alle stelle rendendo milionari i fortunati possessori ed attirando l’attenzione del mondo intero.

Da allora sono nate centinaia di nuove cryptovalute e improvvisamente tutti hanno cominciato a fare trading. Tuttavia fino a qualche anno fa le crypto avevano ancora dei limiti e delle criticità, prima fra tutte la loro volatilità, infatti il loro valore non è ancorato a riserve auree o politiche monetarie ma solo al mercato, per questo hanno delle oscillazioni molto ampie che possono anche trasformarsi in grosse perdite. Questo problema è stato risolto con le stablecoin, cryptovalute agganciate al valore di una moneta, spesso il dollaro ma anche l’euro, quindi, ad esempio, 1 crypto stablecoin varrà 1$ o 1€ con piccole variazioni.

Altre criticità tecniche sono state risolte come quella della validazione, infatti uno dei sistemi di sicurezza delle crypto consiste nella validazione di ogni transazione da parte di uno dei nodi, questa operazione può richiedere un tempo che va nell’ordine di ore e può arrivare anche a qualche giorno. Questo problema oggi è stato risolto ed esistono diverse soluzioni per effettuare un passaggio di crypto istantaneo.

Queste innovazioni ed il sempre maggiore ricorso alla blockchain da parte delle aziende implica una trasformazione profonda dei modelli di business adottati finora.

Per avere ulteriori informazioni o tenersi aggiornati con news e guide su crypto e Bitcoin è possibile navigare tra le pagine di broker-forex.it, il blog di approfondimento sui progetti blockchain.

    1. Blockchain e aziende

In tutto questo fermento il mondo della finanza e delle aziende non sta certo a guardare. Le maggiori società di credito tra cui Mastercard e Visa hanno già previsto la possibilità di effettuare transazioni con gli stablecoin, ma la spinta verso la cosiddetta tokenizzazione, ossia l’affidarsi sempre di più a questi strumenti digitali, coinvolge l’intero mondo della finanza che sta convertendo molti asset mobili ed immobili.

Complice di questo trend è l’ennesimo record raggiunto dal Bitcoin nel 2024 ma i numeri delle aziende che investono in queste tecnologie sono in costante crescita. Infatti le aziende hanno capito la versatilità della blockchain anche al di là della monetizzazione come strumento per creare nuove applicazioni. Nell’ultimo anno sono infatti aumentate del 58% le aziende che hanno ottimizzato i loro processi con token o smart contract.

L’Italia purtroppo nell’ultimo anno risulta essere in controtendenza con una diminuzione del 10% sugli investimenti nella tokenizzazione. Secondo l’osservatorio Polimi, che tiene il polso della situazione nel nostro Paese, serve collaborazione tra settori, inclusi governo, industria e istituzioni accademiche. E lo sviluppo di progetti pilota e prototipi orientati a iniziative di maggiore portata, che possono dimostrare l’efficacia delle tecnologie blockchain e promuovere la loro adozione su scala più ampia.

    1. Un mercato in continua crescita

Le criptovalute solo nell’ultimo anno hanno registrato un aumento del 110% delle quotazioni. Nel nostro Paese oggi sono oltre 3,6 milioni quelli che posseggono criptovalute o token. Se questo non bastasse a farci capire quanto sia dilagante il fenomeno, ce lo conferma l’incremento del 75 per cento di utenti giornalieri che utilizzano oltre 15mila applicazioni decentralizzate. Ad oggi si stima che il valore degli investimenti nel mondo delle cryptovalute e della blockchain sia intorno ai 45 miliardi di dollari.

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