Gli italiani sono preoccupati per l’aumento dei prezzi dei beni di consumo giornalieri, però solo il 35% crede che questo cambierà le proprie abitudini. Se invece consideriamo lo svago e l’intrattenimento fuori casa le cose sono ben diverse, sono tra i più pessimisti a livello europeo, con il 55% che è convinto che gli aumenti avranno un impatto sulle proprie abitudini.
Non sorprende che il 68% di noi dichiari di comprare quel che è strettamente necessario, solo il 35% acquista ciò che piace, mentre il 65% guarda al prezzo più che alla qualità. Inoltre, l’84% è orientato verso prodotti in promozione e parallelamente cresce l’interesse verso i prodotti a marchio dei distributori (cosiddetti private label) con il 51% delle preferenze.
Dal report emerge altresì che in Italia il caro prezzi ha portato ad un aumento delle famiglie in difficoltà e molti cominciano a cambiare le proprie priorità focalizzandosi sullo stretto necessario, oppure cercando promozioni o sconti. Per giunta, gli italiani sono tra i popoli in Europa più inclini a cambiare il proprio stile di vita su temi che riguardano il proprio benessere e quello del Pianeta, disponibili a provare pure nuove alternative quali la carne coltivata.
Il 77% di noi prenderebbe in considerazione una dieta totalmente priva di zuccheri, l’84% si impegnerebbe di più per fare attività fisica ogni giorno, mentre l’83% esprime volontà di fare più attenzione alla riduzione dei rifiuti e il 65% è favorevole alla “planetary health diet” (dieta pensata per mangiare in modo sano ma sostenibile per il pianeta).
Dai risultati raccolti – secondo il gruppo GfK CPS – appaiono evidenti gli effetti generati dal perdurare di un fenomeno come l’inflazione. Gli italiani si confermano risparmiatori e si adattano al contesto, essendo costretti a farlo, pur mostrando un forte attaccamento al proprio stile di vita, con il quale c’è un forte legame culturale. Tuttavia, non sono contro i cambiamenti a prescindere, emerge ad esempio una grande apertura mentale verso alternative più salutari per il benessere fisico o più sostenibili per l’ambiente.
di Tony Ardito
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