All’incontro erano presenti per la Sele Ambiente Srl il legale rappresentante Umberto D’Andretta assistito dal consulente del lavoro Marcello Zinno; la sindaca di Battipaglia Cecilia Francese; Anselmo Botte (CGIL); Antonio Apadula (Filcem CGIL); Giannantonio Mastrovito (CISL); Ezio Monetta (Fit CISL); Jalal Faty (Delegato dei lavoratori).
Ecco le parti essenziali dell’accordo sindacale sottoscritto:
«L’azienda procederà a porre in essere un licenziamento collettivo, per un numero di 6 (sei) lavoratori, tutti appartenenti all’Area/Settore “produzione” come indicato nella lettera di avvio della procedura; il criterio di scelta dei suddetti lavoratori, sarà quello previsto dalla legge all’interno dell’Area come individuata al punto precedente; i licenziamenti saranno adottati nei termini di legge; Le parti concordano di prolungare il diritto di precedenza alla riassunzione dai 12 mesi previsti dalla normativa attuale a 18 mesi».
La vertenza Sele Ambiente è scoppiata dopo l’incendio che ha colpito l’impianto di via Fili Galardi, nella zona industriale di Battipaglia, che ha distrutto parte del capannone, alcune attrezzature e mandato in fumo tonnellate di rifiuti stoccati nel piazzale esterno dell’azienda. Conseguentemente all’incendio la produzione è stata bloccata e per questo motivo, da parte dell’azienda, è stata avviata la procedura di licenziamento collettivo dei lavoratori impegnati nella produzione. La sollecitazione del sindacato CGIL alla sindaca Cecilia Francese ha prodotto l’impegno dell’amministrazione che ha varato una delibera di giunta per chiedere la cassa integrazione in deroga per i lavoratori e la partecipazione diretta del Comune di Battipaglia alla trattativa sindacale per i licenziamenti.
«Siamo molto soddisfatti dell’accordo sottoscritto – afferma la sindaca Cecilia Francese -. Saremo sempre al fianco dei lavoratori e questa procedura non sarà la sola che porteremo avanti. Per ogni azienda in difficoltà il Comune sarà parte attiva per far ragionare le parti in causa e tentare di mitigare la ricaduta negativa sulle famiglie dei lavoratori coinvolti. Per quanto riguarda Sele Ambiente, l’azienda ha assicurato la volontà di riprendere quanto prima la produzione con il riassorbimento dei lavoratori licenziati che usufruiranno, in ogni caso, dell’indennità di disoccupazione».
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