Sanità, liste d’attesa lumaca: in arrivo il piano “taglia-tempi”
Il Governo, secondo il Sole24ore, sarebbe pronto a varare un piano straordinario da 600 milioni all’anno per risolvere una delle maggiori criticità del sistema sanitario nazionale: le lunghe, in alcuni casi infinite liste d’attesa. Un piano che dovrebbe porre un argine ai fondi a pioggia da destinare alle regioni, con le risorse che saranno assegnate direttamente alle strutture ospedaliere maggiormente in sofferenza. Finanziamenti extra che serviranno per pagare gli straordinari di medici e infermieri ma anche per acquistare prestazioni da strutture private, laddove il pubblico non dovesse farcela con le proprie forze. Per ridurre i tempi di attesa, si lavorerà anche all’unificazione delle agende delle prenotazioni degli ospedali pubblici e del privato convenzionato, per poter smistare le richieste dei cittadini lì dove c’è opportunità. Il maxi-piano dovrebbe prendere corpo con un apposito decreto legge prima delle consultazioni europee, particolare attenzione ci sarà per quelle regioni che hanno un alto tasso di mobilità passiva ed è chiaro che le liste d’attesa più lunghe, con successivi viaggi della speranza al nord, si concentrano soprattutto nel mezzogiorno. Come dicevamo, stop ai fondi a pioggia: stavolta – in base a un monitoraggio dettagliato che sarà affidato all’Agenas – si saprà con precisione dove una struttura sanitaria fa più fatica ad assicurare prestazioni e, quindi, dove destinare le risorse economiche.
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