Saracinesche abbassate a Natale, Pasqua e primo maggio, l’idea piace a 150 commercianti, almeno per ora

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shopping_salerno_negozi_commerciantiPer combattere la crisi il mondo del commercio salernitano studia proposte e valuta cure e rimedi ad una emergenza senza fine. 150 commercianti del centro storico – come riporta il quotidiano Il Mattino oggi in edicola – hanno sposato una proposta che prevede chiusure obbligatorie nel corso dell’anno con tanto di calendario di stop forzati alle aperture dei negozi per frenare la corsa ai grandi centri commerciali e risparmiare sui costi di gestione. Attività ferme per sei giorni festivi all’anno per risparmiare su dipendenti e gestione. Limitazioni alla liberalizzazione degli orari con le sei giornate da individuare tra Primo gennaio, Epifania, 25 Aprile, Pasqua, Pasquetta, Primo Maggio, 2 Giugno, Ferragosto, Primo Novembre, 8 Dicembre, Natale e Santo Stefano. Limitazioni escluse, invece, per bar e ristoranti. Secondo una idea di massima le saracinesce potrebbero restare abbassate a Natale, Pasqua e Primo Maggio. Da scegliere le altre tre chiusure concordate.

18 Commenti

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  • Se ho capito bene, i 150 commercianti propongono chiusure obbligatorie PER TUTTI in diversi giorni nell’anno. Passi pure per alcuni di questi giorni, ma francamente non capisco come lo stare chiusi possa aiutare l’economia. E’ chiaro che la proposta dei 150 è per constrastare il fenomeno degli acquisti fatti nei negozi aperti mentre loro 150 stanno chiusi, quindi è una proposta per migliorare LA LORO ECONOMIA, non per aiutare la collettività ad uscire dalla crisi. Mi sa che questi 150 signori commercianti sono gli stessi che dicevano di dare i soldi delle luci d’artista ai commercianti, che poi avrebbero fatto gli sconti. A capa nun è bona….

  • Cioé,dato che loro non possono stare aperti anche gli altri devono stare chiusi?Monti ha sdoganato orari e giorni con le liberalizzazioni,a meno che non si legifera in materia tale loro proposta è assolutamente irricevibile,oltre che illegale!

    Mario

  • La proposta è oggettivamente priva di senso se riportata a livello locale, considerata la (irrazionale) legge nazionale. Un ritorno alla regolamentazione è un qualcosa d’imprescindibile e ineluttabile, ma deve, ovviamente, avvenire su scala nazionale. Tutto il resto rimane folclore funzionale a qualche prima pagina in una giornata in cui scarseggiano notizie vere.

  • Credo che l’articolo sia scritto veramente male, come del resto il Mattino ci sta abituando da un pò di tempo. . La proposta non sarà certo per contrastare i Centri Commerciali, che stanno sempre aperti, ma credo sia per risparmiare sui costi di gestione non dovendo così pagare il doppio ai dipendenti nei giorni festivi.. Però a questo punto c’è un’altra considerazione da fare: a Salerno città molti negozi fanno già parte di quelle catene che sono anche presenti nei Centri Commerciali. Gli altri se i proprietari vogliono star chiusi è un loro diritto,
    ma non è certo per contrastare la crisi delle vendite.

  • chiusure obbligatorie per frenare la corsa ai centri commerciali…? c’è qualcosa che non quadra. O l’articolo è scritto male o l’autore della proposta andrebbe ricoverato.

  • E evidente che questa proposta sia una scemenza, il problema serio sono i centri commerciali ed i megastore oltre che i supermercati, bisogna vietare nuove aperture e, per me, si dovrebbe chiudere molti di quelli esistenti. Mi dite un centro come l’ikea che impiega al massimo 150 persone, quante risorse assorbe ? Quante risorse sottrae all’economia dei negozianti di tutta la provincia ? E’ una vergogna, per non parlare dei supermercati e dei grandi outlet.

  • bisogna difendere il commercio di vicinato ed in generale i commercianti dalle aggressioni che subiscono dalle grandi catene e dai grandi store. tutti hanno plaudito al mega benetton sul corso, 20 posti di lavoro contro qualche centinaio persi nei negozi chiusi per sua causa

  • Scusate sento di risparmi, sui dipendenti nei negozi salernitani. Ma voi dove vivete? Perchè una commessa, la domenica o il festivo gli viene pagato? La busta paga è a metà, quando si ha la fortuna di averla. Le ferie non esistono, e se sei fortunato hai il giorno libero settimanale. Gli unici risparmi sono sull’elettricità e qualche altra cretinata di certo non sui dipendenti i quali vengono sfruttati per 4 soldi da commercianti privi di scrupolo. Quindi cosa blaterano? Pagassero le tasse e i dipendenti per quello che gli è dovuto prima di tutto.

  • Non solo adesso che c’è la crisi ma da sempre a Salerno le commesse vengono sfruttate e sotto pagate.. Inventantevi una nuova motivazione

  • sono per la libertà in modo:- assoluto – cosa sono questi (accordi):- ? misà che sono gente che non conoscono bene il termine di cui sto dicendo(la l i b e r t à ):- io non so nulla

  • Concordo con Gianluca nessuno che conosco ha mai ricevuto il doppio nei giorni festivi, è già tanto se arriva loro qualcosa di soldi .

  • Ma siamo così certi che lo stare aperti porti clienti che acquistano nei negozi? Viviamo in un mondo che è un continuo spot o in quello reale? In quello reale la gente non ha soldi da spendere, soprattutto per prodotti che costano un sacco e con i saldi scendono del 70%. Quindi, se i fatti non sono un’opinione in tanti aspettano i saldi per acquistare a prezzi più accessibili. Pertanto, sare aperti o chiusi non cambia il risultato finale: i negozi cominceranno a vendere con i saldi. Se decidono di stare chiusi forse sentiremo di nuovo il clima delle feste, come quando eravamo bambini. Oggi ci accorgiamo che è Natale solo perchè sono chiusi gli esercizi commerciali.

  • Mi sembra un ritorno al’economia comunista:tutti uguali andando in dietro,produrre di meno perchè 150 commercianti producono di meno,vietato produrre di più perchè 150 commercianti producono di meno,se un individuo vuole produrre di più,vole stare aperto nei festivi perché deve allinearsi alla massa che aspetta sussidi e elemosine dallo statalismo? E vero che Togliatti parlò a Salerno, ma è anche vero che l’economia comunista tutti uguali e poveri mi fa rabbrividire.

  • viva i centri commerciali gli outlet e negozi come ikea.
    in tutte le città ci sono questi centri del genere e vuò vrè che a salerno bisogna proteggere i piccoli commercianti che hanno fatto cartello imponendo prezzi esagerati su tutto negli anni scorsi.
    questi si sono arricchiti alle nostre spalle e mò dovete morire!!!!!

  • Cioè i commercianti vogliono chiudere durante il periodo Natale ,Capodanno, Pasqua poi dicono che non guadagnano, poi dicono che falliscono, come volete guadagnare se chiudete i negozi soprattutto in quel periodo importante. La crisi non esiste per i turisti.

  • Secondo me quelli che non sono a favore dei negozianti sono tutti dipendenti di uffici mentre quelli a favore delle chiusure nella gran parte dei giorni rossi sono tutti i commessi che sapendo del loro stato di sfruttamento vorrebbero ritornare a godersi anche loro il riposo festivo. Anziché star a lavorare mentre il dipendente d\\\’ufficio passeggia inutilmente in negozio senza poi alla fine comprare nulla ma solo per perdere tempo…se riposo deve essere lo dovrebbe essere secondo me per tutti i negozi viceversa ognuno faccia quel che vuole ma che si vigili sullo sfruttamento dei dipendenti.

  • Caro Roberto,gli orari sono liberalizzati,questo vuol dire che se vuoi stare chiuso rimani chiuso,ci manca solo che qualcuno ti costringe ad aprire.

    Ma non puoi costringere gli altri a stare chiusi perché vuoi stare chiuso tu,è un ritorno al periodo di baffone una cosa del genere.

    La prossima mossa quale sarà?Espropriare i terreni su cui sorgono i centri commerciali?

    Mario

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