Sul quotidiano LA CITTA’ il titolo di apertura è:
Gazebo, permessi in 30 giorni. Accordo tra Comune e Soprintendenza per facilitare l’attività estiva di bar e ristoranti. Ok a tavoli, sedie e ombrelloni. Ma rimane aperta la questione dei dehors.
La foto notizia: Rivolta all’Arbostella: “Via l’elio dal quartiere”. Esposito in procura e polemiche.
Di spalla: L’inchiesta. Sesso e ricatti. Estorsore va a giudizio.
Ed ancora: Il caso. Amato jr potrebbe uscire dal carcere.
Sempre di spalla: Pagani. Moglie del boss ausiliaria: «Stop illegalità».
A centro pagina: Prostituzione,9 in manette. Blitz nel litorale. Tra gli arrestati il fratello di Eva Longo, senatrice di Fi.
Di lato: La politica. Veti e trattative Per le regionali liste in alto mare.
Ed ancora di lato: I sindaci resistono al diktat ma il Pd ora implode (di Carlo Pecoraro).
Sempre di lato: La nostra guida. Il 730 assistito o il fai-da-te in dieci mosse.
Taglio basso: Salernitana, è caccia al record. Primato derby da consolidare nella sfida con la Juve Stabia.
Ed ancora in basso: Derby farsa. La sentenza. Niente arresti per i tifosi della Nocerina.
I box in alto: La cultura. Magna Grecia e ceramiche anche Salerno va all’Expo.
Sempre in alto: Gli spettacoli. Due uomini e una scrivania l’alienazione con Laudadio.
E poi: L’appuntamento. Alle 18 incontro con Viviano giornalista e mancato killer.
Sul quotidiano METROPOLIS la notizia di apertura è:
Provincia, stipendi a rischio. Il Governo Renzi taglia fondi per tre milioni di euro e impone risparmi per altri ventiquattro. Il presidente Canfora: «Tra un mese in affanno. Atto incostituzionale, dissesto creato ad arte».
Ed ancora: Regionali. Frattura tra Pd e Udc, prove tecniche di intesa.
Sempre in apertura: Salerno. Crac Amato, avvocato dei vip ai servizi sociali.
Di spalla: Scafati. Sigilli dei carabinieri per il Polo scolastico.
Ed ancora: Scafati. Degrado al quartiere Vetrai. Democrat contro Aliberti.
A centro pagina: Piana del Sele. Sesso in litoranea. Manette per nove.
Ed ancora: Nocera. Inchiesta derby farsa. Ultras, tutto da rifare. La Cassazione annulla i domiciliari. Atti inviati nuovamente al Riesame.
Taglio basso: Pontecagnano. Liceali del De Sanctis trovano e restituiscono 600 euro.
Sempre in basso: Pagani. Truffa ai danni dell’Inps. Trapani chiede di lavorare.
A fondo pagina: Lo sport di Metropolis. Muro Salernitana: Menichini si copre a Castellammare.
Sempre in basso: Calcio Lega Pro. Malaccari spinge la Paganese: «Salvezza, manca un passo».
E poi: Calcio Serie D. Catello Mari, un ricordo eterno. Cava si ferma per il “leone”.
Sul quotidiano IL MATTINO in prima pagina troviamo:
Racket del sesso, nove arresti. Svolta nelle indagini sull’omicidio Migliaro, si stringe il cerchio intorno agli assassini. Blitz dei carabinieri in Litoranea, sgominata la gang dell’Est: controllavano la prostituzione picchiando anche i clienti.
Ed ancora: Le reazioni. L’appello della famiglia di Natalino: «Dopo il dolore vogliamo solo la verità».
Sempre in apertura: L’inchiesta. E il fratello della senatrice finisce ai domiciliari.
Di lato: La politica. Schiaffo Alfieri: «Ho i voti vado avanti». Caos liste, risiko candidature tra manovre e inedite alleanze.
Sempre di lato: Il commento. La visita di Fini al Campus e la necessità del dialogo (di Guido Panico).
A centro pagina: Amato jr fa mea culpa: «Mi scuso, aiutatemi». Il rampollo del cavaliere al Tribunale di sorveglianza. In aula la richiesta di scarcerazione il procuratore generale dice sì anche Labonia verso i servizi sociali.
Sempre a centro pagina: Il caso. Svolta Cassazione tornano liberi gli ultrà Nocerina.
La foto notizia: I focus del Mattino. Disastro Cilentana, gimkana tra i cantieri.
Taglio basso: Riflessioni. Da Pagani a Salerno, quando il furore non paga.
I box in alto: La movida. LO SBALLO DI DIVERCITY FESTA SENZA PREGIUDIZI.
Ed ancora: Il cinema. IL SOGNO DI IANNIELLO ALLA CORTE DI MORETTI.
Sempre in alto: Il calcio. BILANCI SALERNITANA LA B VALE DIECI MILIONI.
LE PRIME PAGINE IN VIDEO
Al centro prima pagina de IL MATTINO di oggi 16/04/15 leggo:
“La Storia: Sette sindaci da non candidare. E da non votare” a firma di Paolo Barbuto.
Un vecchio detto recitava: E’ più fesso la volpe o chi la rincorre.
Se una legge regionale fatta male, ingiusta e cervellotica lascia appositamente le maglie larghe affinché si possa aggirarla la colpa è di chi ha fatto male la legge o di chi non per tornaconto personale ma per evitare più gravi conseguenze la usa?
Egr. dott. Barbuto le grida di sdegno di un giornale dovrebbero essere ben altre quando tace o annacqua le notizie per compiacere qualche potere. Nel caso in specie non è che può sembrare moralista è moralista a orario.
Un Sindaco, a differenza dei parlamentari e dei senatori che vengono eletti perché nominati senza che gli elettori a volte neppure conoscono, sono l’espressione di una maggioranza che indica in quella persona e solo in quella persona la volontà di essere rappresentata, in quanto conosce le esigenze e i problemi della comunità che lo ha preferito. Si è posto Lei il problema di cosa significa per un Comune la nomina di un commissario?
A ragione deve essere nominato un commissario in presenza di amministratori indegni eletti non per libera scelta ma imposti da poteri malavitosi e a cui spesso i cittadini hanno paura di opporsi e quindi fatti decadere con un decreto di governo.
Ma un Sindaco che è stato eletto liberamente, a volte con una stragrande percentuale di consensi, è in lui che si concretizzano le aspettative e le capacità amministrative che una comunità si riconosce, perché dovrebbe lasciare nelle mani di un perfetto sconosciuto il cammino del suo programma quando lo stesso può essere portato a termine da un Vice Sindaco anch’esso espressione di volontà popolare? Evitando di fatto la sospensione fino alle successive consultazioni elettorali, a volte distanti oltre un anno, di tutte le attività amministrative rimandando la soluzione di gravi problemi che invece necessitano di rapide soluzioni? Non credo che un commissario si assumerà, dati i tempi, la responsabilità di firmare qualcosa al di fuori di una normale attività amministrativa. Lei mi obbietterà ma allora perché candidarsi e non portare a termine il programma? Semplice perché può capitare l’incandidabilità per scadenza di mandato alle successive consultazioni comunali, o per pura ambizione o voglia di miglioramento con un’elezione al consiglio regionale potrebbe comunque continuare a interessarsi dei problemi anche, ma non solo, della propria gente.
Quindi spero che il suo appello cada nel vuoto, perché lo reputo falso e ingannevole.
La prova? Sbatte in prima pagina con tanto di foto anche il caso del sindaco di Fisciano Amabile salvo poi in fondo, ma proprio in fondo, riconoscere che è candidabile perché si è dimesso. Intanto chi ha solo letto il titolone (?) del Suo articolo e visto la foto “segnaletica” ha recepito solo e soltanto la Sua falsità.
Con stima.