Inoltre, gli utenti del Campus di Medicina (Baronissi) per raggiungere la mensa, la biblioteca e gli altri centri di servizio presenti nel Campus di Fisciano (distante due chilometri) devono utilizzare un titolo di viaggio diverso – di tipo extraurbano – rispetto a quello urbano utilizzato per raggiungere le aule dove si tengono le lezioni. I criteri proposti dall’ACAM risultano particolarmente penalizzanti per il Nostro Ateneo e per l’intera comunità salernitana a causa di alcune singolarità territoriali che non tengono conto di una serie di fattori specifici:
il criterio territoriale non considera che Salerno, comuno capoluogo, ha una scarsa estensione territoriale rispetto a quella dei comuni limitrofi (Salerno ha una superfice di 58,96 km contro i 36,46 km2 di Cava dei Tirreni, i 36 di Pontecagnano Faiano e i 31,52 km2 di Fisciano), determinando una significativa riduzione della sua area urbana così come definita dai nuovi criteri proposti;
il criterio di domanda potenziale non tiene conto che un attrattore come l’Università di Salerno – il cui bacino è pari a un terzo della popolazione del capoluogo – non può non essere considerato un elemento proprio della città e della sua area urbana;
il criterio di rete porta alla paradossale situazione che una parte del Campus ricade nell’area soggetta a tariffa urbana mentre l’altra parte in quella soggetta a tariffa extraurbana, chiedendo agli studenti del Campus di Baronissi e al personale di dover acquisire due tipi diversi di titoli per potersi recare a mensa, nelle biblioteche, nelle aule, negli uffici e nei centri servizio situati a 2 chilometri nel Campus di Fisciano.
In ultimo, ma non meno rilevante, è opportuno segnalarLe l’incremento di costo che il passaggio dalla tariffa urbana a quella extraurbana determinerebbe sugli studenti, con un aumento di circa il 30% del costo dell’abbonamento e andando di fatto a penalizzare il diritto allo studio e l’accesso delle fasce più deboli all’istruzione universitaria: oltre il 70% dei nostri laureati è, infatti, il primo laureato della famiglia di origine. Le chiedo, pertanto di considerare nell’area urbana di Salerno tutti i Comuni i cui territori sono intercettati dalla circonferenza virtuale definita nei criteri o, in subordine, di far rientrare nell’area urbana di Salerno, oltre a Baronissi, i comuni di Fisciano e di Mercato San Severino, che ospitano centri servizi dell’Università”.
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