SEL: “No alla costruzione di un mega inceneritore a Salerno nel cuore dei Picentini”

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sel_sinistraÈ apparso in questi giorni, su numerosi mezzi di informazione, il rinnovato interesse per la costruzione di un impianto per l’incenerimento dei rifiuti a Salerno. Ministero dell’Ambiente, Assessorato all’Ambiente della Regione Campania e Presidenza della Provincia di Salerno in maniera frenetica e improvvisata sembrano tutti d’accordo sull’«affare» senza tener conto delle numerose comunità locali coinvolte e del fortissimo impatto che tale realizzazione avrà sull’ambiente, sulla salute pubblica e sull’economia del comprensorio dei Picentini.

Le numerose comunità coinvolte subiscono da anni le conseguenze dell’inquinamento causato dalla presenza di numerosi impianti industriali (Cementificio, Produzioni di Solventi e Vernici, Tritovagliatore, Fonderie, ecc…) e dalla presenza di  ben quattro discariche mai bonificate: due a Sardone, una a Ostaglio e una a Parapoti.  La salute delle persone risulta già ora fortemente “a rischio” in conseguenza della presenza di polveri sottili e sostanze tossiche e nocive notoriamente emesse da queste attività.

La realizzazione di un Mega-Inceneritore per il trattamento di 500.000 ton/anno rappresenterebbe un aggravamento della situazione a seguito di ulteriori inquinanti quali “diossine”, “metalli pesanti” e “nanoparticelle” conseguenti il processo di combustione. Tutto ciò accentuerà il rischio sanitario per le persone e danneggerà la qualità delle culture agricole e zootecniche tipiche del territorio e impedirà il naturale sviluppo economico, urbanistico e turistico dell’intero comprensorio dei Picentini.

È necessario evitare questa sciagura e faremo la nostra parte, fino in fondo, per contrastare questa eventualità!

La questione dei rifiuti deve essere affrontata e risolta subito in tutti i comuni della Campania attivando il corretto Ciclo Integrato dei Rifiuti verso il traguardo dei Rifiuti Zero: con la riduzione degli imballaggi alla fonte, una diffusa raccolta differenziata secco/umido porta a porta, il riciclo dei materiali recuperati, il compostaggio della frazione organica e il trattamento dei rifiuti indifferenziati rimanenti tramite impianti correttamente dimensionati alternativi all’incenerimento.

6 Commenti

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  • basta con le lamentele solite…dite dove si deve costruire!!!!! Visto che altre proposte allo stato sono solo PRETESTI……..
    E non solo critiche ma una volta, dico solo una volta, siate almeno propositivi. Gente abituati alle lamentele ma mai alla proposizione……..

  • La riflessione di cui sopra non tiene conto che la situazione attuale è ben diversa da quella del 2008 in piena emergenza rifiuti; da allora è aumentata considerevolmente la quota percentuale del riciclo dei rifiuti con la città di Salerno che ha ormai una posizione di sicura benemerenza non solo in sede locale, ma anche a livello nazionale. Si consideri inoltre che Salerno ha costruito e reso operativo uno dei pochi impianti di compostaggio in Campania risolvendo di fatto la criticità del conferimento della frazione umida che prima era addirittura conferita in Sicilia o in Emilia con notevoli costi aggiuntivi per la collettività! La costruzione dell’inceneritore, a prescindere dalle considerazioni sul danno alla salute che è preminente, è da ritenersi quindi del tutto superflua e servirebbe solo a smaltire i rifiuti altrui!

  • Fate solo chiacchiere,teorie,congetture e ideologie filo schierate a sinistra per tenere L’Italia nel vostro romanticismo tramontato e chiuso nelle caverne dove voi non volete viverci ma volete mandarci noi popolo a viverci. Noi popolo libero vogliamo evoluzione e benessere. Per Sel, andate nei paesi del nord Europa a imparare come convivere tra benessere ed ecologia.Un Selvaggio del Cilento

  • In tutti i paesi civili del nord europa esitono i termovalorizzatori, andate e vedete, alcuni in piena città. Finitela con i soliti piagnistei inconlcudenti. Giusto per essere concreti la raccolta nel comune di Salerno differenziata è al 65% questo nonostante i nostri cafoni ed gli extracomunitari che continuano nel loro comportamento incivile e non sanno neppure cos’è la raccolta differnziata ( o semplicemente si scocciano di farla). In ogni caso la rimanente parte viene conferita nel termovalorizzatore di Acerra od in altre Regioni con costi esorbitanti. Pertanto per chiudere la vicenda dei rifiuti occorre anche il termovalorizzatore. Quanto alla questione dei rifiuti degli altri, con questo ragionamento ad Acerra dovrebbero rifiutare i nostri rifiuti, così come la Puglia. Pertanto falsi ambientalisti, ecologisti vari ed altra subumanità finitela a meno che non siate in combutta con la camorra. Infine sarebbe bello sapere a che punto sono con la raccolta comuni come Pontecagnano San Cipriano Montecorvino ect… per capire o meno le reali necessità ……… secondo me stiamo a zero.

  • Ci mancava solo questa: che le varie mafie sul territorio siano in combutta con gli ambientalisti! Le ecomafie si sono rimpinguate con le discariche abusive sotterrando soprattutto rifiuti tossici. Le quattro R e cioè Riduzione, Riciclo, Riuso e Recupero energetico devono prevedere nella fase finale che è quella del recupero energetico di prevedere un’impiantistica la più avanzata possibile in tema di salvaguardia della salute. Forse in Italia non si sono sperimentati adeguatamente impianti di gassificazione e pirolisi certamente meno inquinanti degli inceneritori.
    Ma se proprio vogliamo sintetizzare una ottima raccolta differenziata in uno all’impianto di compostaggio potrebbero realmente risolvere il problema dei rifiuti. Inutile dire che dall’impianto suddetto si genera Biogas, perché non ci domandiamo quanto questo renda al Comune capoluogo?

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