
Inoltre c’è un grande assente nel piano scuola: il diritto allo studio. Vogliamo una scuola che sia accessibile a tutti e che guardi agli ultimi e non ai primi, uscendo da una retorica di merito e competizione che sta distruggendo il mondo della formazione. Per questo oggi a Salerno si sono tenute assemblee e sit-in nelle scuole per discutere del piano scuola, informare e immaginare una scuola diversa, rendendosi conto dell’apertura del governo Renzi ad una consultazione per gli studenti sui punti della “buona scuola”. Immagineremo un alternativa, conserveremo le positività della riforma e saremo inflessibili sulle criticità che spingeranno il sistema formativo verso la privatizzazione e verso la totale assenza degli studenti nei luoghi decisionali. A Nocera gli studenti del paese insieme con quelli di Pagani hanno manifestato per le strade sino al Municipio per discutere del piano scuola.
Anche a Cava 500 studenti sono scesi in piazza. Le scuole di Agropoli, Eboli e Capaccio, assieme a delle scuole di Salerno, sono sfilate in piazza nel capoluogo, in un corteo di circa mille studenti. “Oggi è stato soltanto un inizio di un percorso – si legge nella nota dell’UDS – I collettivi nati nelle scuole continueranno a discutere e studiare proposte, al fine di costruire una mobilitazione forte e duratura. I percorsi paralleli di sensibilizzazione, creazione dell’alternativa e manifestazione del dissenso convergeranno in una sola idea che come sempre unirà tutti gli studenti, le scuole e i movimenti e collettivi territoriali: la scuola non si paga e non si vende, vogliamo un’istruzione gratuita, pubblica e di qualità”.
ho 44 anni e 30 anni fa li ho fatti anch’io questo cortei… dopo 30 anni posso dire che rimpiango di non essere andato a scuola quelle volte, avrei imparato più cose che nella vita possono sempre tornare utili invece di perdere tempo a “scemiare”