Omicidio Sindaco Vassallo, Damiani accusato di omicidio volontario

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Angelo_VassalloE’ iscritto nel registro degli indagati per l’omicidio del Sindaco Angelo Vassallo il brasiliano Humberto Damiani De Paula detenuto in Colombia per traffico di droga. L’uomo è accusato di omicidio volontario con l’aggravante del metodo mafioso. Il sindaco di Pollica fu ucciso il 5 settembre del 2010 nei pressi della sua abitazione con nove colpi di pistola.

La notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati di Damiani – si legge in una nota ANSA – è stata confermata dal legale di fiducia del brasiliano, l’avvocato Michele Sarno. L’avvocato Sarno ha anche ribadito che ”il suo assistito si è sempre dichiarato estraneo ai fatti”.

Damiani interrogato dai giudici di Salerno nelle cinque ore di colloquio ha sostenuto la sua completa innocenza e la totale estraneità al fatto. Ha anche detto di non aver mai conosciuto personalmente il primo cittadino ucciso, seppure sapesse della sua esistenza. Con Vassallo mai nessun rapporto personale. Damiani ha pure smentito una circostanza apparsa anche su qualche giornale su un suo litigio con Vassallo. Ha inoltre chiarito che non sapeva dove abitava il sindaco, ma di averlo appreso solo nel momento in cui i giornali hanno pubblicato la fotografia del luogo del delitto”.

Il sostituto procuratore Rosa Volpe, insieme con alcuni investigatori del Ros dei carabinieri, si e’ recata in Colombia per interrogare Damiani, dopo una complessa procedura durata 10 mesi per ottenere assistenza giudiziaria da parte dell’autorita’ giudiziaria colombiana. ”Ci affidiamo alla magistratura – evidenzia l’avvocato Sarno – e aspettiamo che si facciano tutte le indagini necessarie.
Sono fiducioso perché abbiamo uno dei migliori magistrati non solo a livello salernitano ma a livello nazionale. Ricordiamo che la dottoressa Volpe ha portato avanti in maniera brillante anche il caso Claps. In ogni caso confermo che il mio cliente è fiducioso e sereno. Mi ha sempre ribadito di essere una persona completamente all’oscuro di tutte le dinamiche che possono essere sottese a questo episodio”.

”Se la magistratura ha fatto questo passo – commenta Dario Vassallo, fratello del sindaco ucciso e presidente della ‘Fondazione Angelo Vassallo’ – vorrà dire che ha delle prove. Noi ci affidiamo alla Procura di Salerno che ha sempre fatto un lavoro costante e meticoloso. A noi, però, interessa anche sapere chi c’è dietro il delitto di mio fratello. Credo che bisogna pensare ad una strategia, ad un disegno più grande e complesso.

Bisogna indagare – sottolinea Dario Vassallo – sulle posizioni di certi personaggi che nel 2010 gravitavano nell’area del Cilento. La droga oltre che venire dal mare poteva venire anche da terra. E non parlo di piccoli quantitativi”.

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