Gerardo Chiaromonte, una biografia politica Dai quartieri spagnoli alla Commissione antimafia

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Gerardo Chiaromonte era un uomo del Mezzogiorno, nato nel 1924 nel seno di una famiglia povera, solo di recente trasferitasi dalla Basilicata nel ventre popolare di Napoli. Diventava antifascista sui banchi di scuola, indignato per le condizioni nelle quali il regime aveva abbandonato il Sud, e s’iscriveva al partito comunista quando non aveva ancora vent’anni, nel dicembre 1943, poco dopo le Quattro giornate che liberavano Napoli dalla presenza nazista.

Nel corso degli anni successivi, dopo un impegnativo apprendistato, ricopriva prestigiosi incarichi giornalistici (la direzione di “Cronache meridionali”, poi di “Rinascita” e de “l’Unità”), alternandoli con altrettanto importanti funzioni di direzione politica, diventando di fatto il vice di Enrico Berlinguer nei difficilissimi anni della solidarietà nazionale e della morte di Aldo Moro.

Infine, dal 1988 e fino alla scomparsa avvenuta nell’aprile del 1993, guidava con competenza importanti commissioni bicamerali (l’antimafia e il comitato di controllo sui servizi segreti) dimostrando di essere anche un equilibrato uomo di Stato, sempre attento a coniugare la lealtà rivolta alla propria parte politica con quella, altrettanto vigorosa, che sentiva di dovere al Mezzogiorno e alle istituzioni della Repubblica. Scritta con mano esperta e con una forte aderenza alle fonti e ai documenti, questa biografia politica intreccia felicemente storia personale e storia del PCI offrendo una ricostruzione persuasiva del cinquantennio repubblicano. Giovanni Cerchia è nato a Meyriez (Svizzera) il 5 marzo del 1965 e si è laureato in Scienze Politiche a Napoli, nel maggio del 1991.

È diventato dottore di ricerca in storia contemporanea nel giugno 1997, presso l’Università Statale di Milano.
Per alcuni anni, ha svolto attività di ricerca e didattica presso le facoltà di Sociologia e di Scienze della comunicazione dell’Università di Roma «la Sapienza».
Idoneo per seconda fascia d’insegnamento universitario dall’ottobre 2003, dal gennaio del 2005 è in servizio come professore associato di storia contemporanea (settore disciplinare M STO 04) presso la facoltà di Economia dell’Università degli Studi del Molise.

Nel 2004 ha pubblicato per la Rubettino la nuova edizione di un volume biografico dedicato a Giorgio Amendola, dalla nascita alla Liberazione dal nazifascismo (1907-1945); nel 2006 ha curato ed introdotto con Lorenzo Benadusi «L’Archivio di Pietro Ingrao. Guida alle carte del centro di studi e iniziative per la Riforma dello Stato». Nel febbraio 2008 è uscito, nella collana della Cerabona Editore di Torino, il volume conclusivo dedicato a Giorgio Amendola e alla sua esperienza politica negli anni della Repubblica (1945-1980).
Si è inoltre a lungo occupato delle vicende inerenti alla Seconda guerra mondiale e al suo peculiare carattere di massa, pubblicando alcuni saggi e raccolte sull’argomento.

Dal giugno 2004 al giugno 2006 ha coordinato la raccolta e il riordino del Fondo Pietro Ingrao presso Centro di iniziative e di studi per la Riforma dello Stato (CRS) di Roma. Dal maggio 2006 ne ha diretto anche l’Archivio e la Biblioteca.
Dal giugno 2006 al giugno 2007 è stato Direttore del CRS di Roma.
Dal settembre 2008 al 2013 ha coordinato il Corso di Dottorato in Storia della società italiana (XIV-XX secolo) presso l’Università degli Studi del Molise.

Dal giugno 2009 al 2013 ha presieduto al Corso di Laurea magistrale in Archeologia, Beni Culturali e Turismo, sempre presso l’Università degli Studi del Molise
Dal 2014 è il coordinatore del curriculum di Scienze Umane, Storiche e della Formazione per il Dottorato in Innovazione e Gestione delle Risorse Pubbliche (XXIX ciclo) presso l’Università degli Studi del Molise
È membro dei comitati scientifici della Fondazione Giorgio Amendola (Torino) e della Fondazione SUDD (Napoli)

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